Al cuore delle modernità sulle tracce di Dio
sabato 1 luglio 2017
Dio parla ancora nella modernità? È a questa domanda che tentò di rispondere il beato Antonio Rosmini, asceta, pensatore, filosofo, teologo e apostolo. Era nato a Rovereto (Trento) nel 1797 da una famiglia nobile, studiò diritto e teologia all'Università di Padova. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1821 rientrò a Rovereto, dove si dedicò per alcuni anni agli studi, seguendo una rigorosa vita ascetica. Le sue opere riflettono il suo profondo sforzo di coniugare Vangelo, esigenze del pensiero e storia trovò. Un lavoro che si concretizzò nei suoi scritti ma anche nell'Istituto della Carità, fondato nel 1929 a Domodossola. A Milano strinse amicizia con Alessandro Manzoni e nel 1830 pubblicò il suo testo filosofico più importante "Nuovo Saggio sull'origine delle idee". Morì a Stresa nel 1855.
Altri santi. San Carileffo, abate (VI sec.); sant'Oliviero Plunkett, vescovo e martire (1625-1681).
Letture. 2Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42. Ambrosiano. Lv 19,1-6.9-18; Sal 96; 1Ts 4,1-8; Lc 6,20a.27-35 / Lc 24,9-12.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI