giovedì 6 aprile 2017
Sul “Fatto” (4/4 p.1) lassù in alto una notizia: «La madre di Regeni si rivolge al Papa... ci si rivolge alla Chiesa quando lo Stato latita». Constatazione malinconica o affermazione di necessità, come una risorsa in più quando manca tutto? Chissà? Capita però che vai più avanti, stessa pagina e leggi: «Oddio, Scala Santa con sponsor», particolare annesso: «Salvezze. Per il rifacimento della facciata dell'edificio vaticano». Antonello Caporale è sorpreso, quasi scandalizzato dal fatto che per il restauro dell'edificio in piazza San Giovanni in Laterano «sponsor ufficiale» risulta essere l'Acea (Azienda Comunale Elettricità e Acque) del Comune di Roma. Il seguito, (pagina 17), è annunciato così: «sponsor di Gesù. Scala Santa: tu vieni e preghi, tanto paga Acea». Ironie diffuse: «E sarà segno anche questo della Provvidenza divina... sono dettagli terreni ma anche i soldi hanno il loro quid». Che dire? Niente, ma ci pensi un attimo e un po' ti viene da ridere. “Quando manca” qualcosa, importante o meno, «ci si rivolge alla Chiesa». Mancando l'idea per riempire spazi in pagina anche Caporale si è rivolto alla Chiesa: è umano, è comprensibile, anche se di pubblicità con sponsorizzazioni varie è pieno il mondo, è piena Roma e... Toh! Stesso giorno è pieno anche “Il Fatto”: subito tre in prima pagina e quasi tutta l'ultima. Ma non basta, ieri infatti sempre “Il Fatto” sempre lassù in alto poiché “lo stato latita” ci risiamo: “ci si rivolge alla Chiesa” e infatti ecco lo strillo: «Bergoglio: penso alle dimissioni. Poi apre ai lefebvriani (...) un Papa che ama i suoi nemici e ribadisce la svolta di Ratzinger». Il rimando è a p.12: «Un papa tra dimissioni e doni ai lefebvriani». Firma Michele Marzano: il cognome è lo stesso della “filosofa” e politica che siede in Parlamento che talora, si arrampica su “Repubblica”. Che dire? Poco più del già detto ogni tanto latitano in troppi in redazione e allora è gioco forza dare spazio alla Chiesa anche arrampicandosi sugli specchi di dimissioni e doni. Né l'uno né l'altro: quando manca il carburante si ricorre alla fantasia. È la stampa, bruttezza!
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