adozione & affido
venerdì 9 dicembre 2011
Due bambine hanno urgente bisogno di essere adottate. Sono Anita e Noëlla, sorelline di quattro e di sei anni, che vivono nella Repubblica democratica del Congo. In seguito alla morte della loro mamma per Aids, hanno vissuto in strada fino al febbraio 2011, quando il papà le ha portate in un Centro di accoglienza. L'uomo però non è più tornato né a prenderle né a trovarle.
Anita è positiva all'Hiv, Noella fortunatamente è sanissima. Anita è quasi sempre seria, Noëlla è aperta e sorride spesso. Entrambe amano giocare con le bambole e hanno un disperato bisogno d'amore. E nel caso di Anita anche di regolari controlli medici. Aibi, Amici dei bambini, dà voce al loro appello e cerca una coppia in possesso del decreto di idoneità all'adozione internazionale, pronta ad accogliere insieme queste due bambine. Aibi sostiene sempre le coppie che fanno questo tipo di adozione in cui un bambino è sieropositivo. Spesso infatti – spiegano – «le emozioni che emergono di fronte alla sieropositività sono di paura e disorientamento. Queste nascono da una non-conoscenza e da preconcetti, che tuttora persistono nei confronti della malattia». Conoscerla può consentire di avvicinarsi a questa realtà in modo più sereno, sgomberando il campo da equivoci riguardanti i rischi, l'evoluzione e le problematiche connesse alle relazioni sociali. Durante il corso è possibile sciogliere i dubbi, confrontandosi su cosa significhi accogliere un figlio con diagnosi di sieropositività. «Un consiglio – avvertono ancora all'Aibi –: non fermatevi alla parola Hiv, vi aiuteremo a conoscerla e a non averne paura, seguite il cuore che non sbaglia mai».
Info: Aibi, tel.: 02.988221; email: ai@aibi.it; www.aibi.it (e poi sezione «Figli in attesa»).
Daniela Pozzoli
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