mercoledì 25 luglio 2007
Domenica il Papa ha detto che la guerra è come "l'inferno in terra", ricordando la frase di Benedetto XV su quella allora in corso, nel 1917: "l'inutile strage". Lui si riferiva a quelle attuali, tanti "inferni" nella terra di oggi. Un durissimo giudizio morale, nella linea che dopo Giovanni XXIII è stata di tutti i Papi senza eccezione: condanna esplicita e totale di ogni guerra, "estranea ad ogni ragione" e quindi follia. E lunedì sui giornali? Nulla in prima pagina, salvo l'eccezione non lodevole che vedremo, e molte sfumature eloquenti. L'argomento è scomodo comunque, e poi come si fa ad applaudire in prima pagina un papa che magari fino a ieri si è malsopportato ogni giorno? Meglio di tutti a sorpresa "Repubblica" (p. 20) con titolo sostanzialmente esatto " "La guerra è l'inferno in terra" " e citazione di Iraq, Medio Oriente e corsa al riarmo. "Il Corsera" (p. 17) sfuma molto, riempie il pezzo di colore e trasforma la condanna in sogno: "Il monito del Papa: senza armi la Terra sarebbe un paradiso"! In realtà il Papa aveva detto "senza peccato", ma così non dà fastidio a nessuno. Similmente innocua e generica anche "La Stampa" (p. 15): "Il Papa contro la corsa agli armamenti". Brutta sorpresa, invece, prima pagina e titolone sul "Giornale": "Il presagio del Papa: la guerra è vicina". L'articolo è corretto, anche se abbassa i toni della condanna. Ma da quelle parti sulla guerra in Iraq si è pensato e si pensa diversamente, e allora nel titolo si fa un bel salto che sposta il discorso: da condanna morale ad innocuo oroscopo vaticano: un papa quasi Cassandra. Un'alzata di spalle e via" Non un bel gioco!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI