Abbandonato in culla, Fabrizio chiede amore
venerdì 30 novembre 2007
Fabrizio è un neonato a cui manca parte del braccio sinistro. Di indole è molto buono, lo si capisce subito: mangia, dorme e cresce regolarmente. È stato abbandonato alla nascita per la sua mutilazione che sicuramente gli creerà problemi in futuro. Cerca un papà e una mamma, magari anche dei fratellini, che lo aiutino ad affrontare la vita serenamente.
Info Tribunale dei minori di Milano, giudice onorario Maria Carla Dulla, tel. 02.4672201; fax 02.4815135.

Alemtsehay, vittima
della povertà

Alemtsehay è una bambina etiope di 3 anni con una storia particolare. Tutto filava liscio, la sua famiglia viveva se non nell'agio, in condizioni decisamente migliori della media degli abitanti di Addis Abeba (i bambini di strada in città erano 100 mila nel 1991, 500 mila nel 2004), fino a che uno sfratto non annunciato li ha rovinati, facendoli finire sulla strada.
L'associazione di cooperazione internazionale Coopi, insieme con il suo partner locale, provvede a pagare il loro affitto e ad accogliere la bimba, che è la più piccola, in una struttura poiché la mamma è malata e il padre, un uomo d'affari nel settore dell'allevamento di pecore e api, ha perso tutto in poco tempo. Dopo lo sfratto, infatti, l'uomo non ha più ottenuto il credito dalle banche e deve lavorare a giornata. La bimba arriva al centro verso le otto del mattino e partecipa alle attività della classe, tra cui disegno e altre attività artistiche.
Il centro le dà la possibilità di fare il bagnetto, di ricevere cure igieniche adeguate, cibi nutrienti e, se necessario, assistenza di pronto soccorso. Dopo pranzo Alemtsehay fa un pisolino per poi tornare a giocare con gli amichetti in giardino. All'inizio è stato difficile per lei abituarsi ma in poco tempo la sua timidezza si è trasformata in allegria e adesso partecipa con vitalità e interesse alle attività che le vengono proposte.
Anche gli altri quattro fratelli di Alemtsehay sono seguiti della ong, attraverso corsi pomeridiani di inglese, biologia, matematica e fisica, ma anche attività come karaté, arte e teatro che contribuiscono alla crescita e al benessere psico-fisico. Con l'adozione a distanza si dà risposta ai bisogni più urgenti del bambino, alla formazione scolastica e professionale e al reinserimento nella società. Il sostegno costa 300 euro l'anno.
Info Coopi, tel. 02.3085057 int. 217 - 252; adozioneadistanza@coopi.org.
Daniela Pozzoli
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