giovedì 7 febbraio 2013
Semel: lupus di belle perle. Ieri “Corsera” (pp. 34-35) e “Repubblica” (pp. 48-49) – ma anche qui (p. 16) – grande attenzione alla Mostra in Castel Sant'Angelo sulla figura di san Pietro nell'arte, con foto bellissime. Sul “Corsera” Paolo Conti racconta la lunga e talora drammatica storia della “Mole Adriana”, in origine monumento funebre imperiale. Poi Lauretta Colonnelli esamina le grandi opere esposte e infine – titolo: “Roccia affidabile e instabile. La sua forza è la fiducia in Gesù” – Enzo Bianchi descrive da par suo l'avventura umana di Pietro da Betsaida fino a Roma e la missione affidata a lui e ai successori dall'“Uomo” di Nazaret, Figlio di Dio e Salvatore. Più sbrigativa “Repubblica” con “Il Vangelo dei Pittori”, ove Lea Mattarella descrive la Mostra e i suoi contenuti e poi – “Tutto il potere nelle mani di un pescatore” – Vito Mancuso espone in breve la vita di Pietro e, a modo della sua “pre” e “postcomprensione”, il problema del «primato di Pietro» come esercizio del potere papale nei secoli. Che dire? Il modo dell'esercizio del primato è problema reale: ricordo tante parole delicate e sincere di Paolo VI ai “fratelli separati” e il fatto che Giovanni Paolo II nella sua “Ut unum sint” (n. 96) proprio su questo punto chiede ai «responsabili ecclesiali e ai loro teologi» di instaurare con lui un dialogo costruttivo. Meglio il “Corsera”, ma su “Repubblica” c'è altro, per Malpelo molto bello: Adriano Sofri (p. 45: “L'arte della pace… Contro la guerra non servono gambe buone”) intervista Massimo Toschi, «disabile», e da decenni abilissimo testimone cristiano di pace e liberazione. Una bellissima perla…
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI