mercoledì 10 novembre 2010
Né sussurri e grida, né grida e sussurri: grida e silenzi. Sui viaggi del Papa la solita "ammuìna". Prima, gli strilli: «un viaggio ad alto rischio», anzi «il più rischioso», previste masse in laica contestazione e "sfide" a 360 gradi al Papa "oscurantista". Durante, tutto diverso: cronache a denti stretti, come a mandar giù olio di ricino, lenti rovesciate a ingrandire i particolari e nebbie a scolorire sostanza di fatti e parole. Poi, silenzi improvvisi. Il Papa in Spagna? Strilli opposti. Sabato per esempio "Il Fatto" (p. 12) titolava «Il Papa e Zapatero: disfida a Barcellona», e "Libero" (p. 1) «Spagna senza Dio. Il Papa maledice (sic!) lo stile Zapatero». Domenica "Repubblica" copiava: «Il Papa sfida Zapatero" ma i gay protestano». Duello al sol caliente d'España? Gli altri giornali pressappoco lì. Ma i fatti? Più di mezzo milione di spagnoli in festa tra Compostela e Barcellona col Papa che parla di fede e bellezza, fede e ragione, fede e gioia di amare, fino a domenica sera! Ma lunedì spazio privilegiato al «bacio di 200 gay», o «200 coppie gay" mentre passa il Papa». "L'Unità" ci fa persino il titolo in prima: «Gay e lesbiche, bacio di protesta contro Ratzinger»! Alla sostanza di fatti e parole " mezzo milione di spagnoli col Papa " briciole. Arriviamo a ieri. Riflessioni? Oltre "Avvenire" un editoriale sul "Foglio". Nient'altro! «Scurdàmmoce o passato», anche recente! "Ammuìna" di silenzio all'olio laico di ricino. Ora obiettivo sulla Cei: ieri a Radio Radicale scandalo perché il cardinale Bagnasco ha segnalato »i trend profondi che attraversano il Paese». E già: i "superficiali" protestano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI