Desultorio

Era molto raro che il signor Kenobi mi chiedesse consiglio per le sue traduzioni
November 15, 2025
Era molto raro che il signor Kenobi mi chiedesse consiglio per le sue traduzioni. Il suo italiano era ineccepibile, anche se a volte la sintassi si irrigidiva assumendo qualcosa di libresco. Mi domandavo se parlasse allo stesso modo anche le altre lingue. Di sicuro, il suo inglese tradiva una forte inflessione britannica, mentre il francese era contraddistinto da uno staccato molto diverso dalla precipitosa musicalità parigina. Questo, se non altro, era quello che mi pareva di cogliere facendo appello alle mie cognizioni. Non ero mai riuscito a capire quale rapporto il signor Kenobi intrattenesse con il greco e con il latino. Non approfondivo, forse nell’illusione di conservare un residuo vantaggio linguistico.
Un giorno fu lui a uscire allo scoperto, chiedendomi conferma di una etimologia: «Questo aggettivo, “desultorio”, è vero che riguarda i cavalli?». Risposi di sì, nel senso che desultores erano i cavalieri che, nei giochi del circo, saltavano acrobaticamente da un cavallo all’altro. Per estensione, si dice di chi cambia argomento in modo disordinato. «Sì, comprendo», tagliò corto il signor Kenobi. Per quell’unica volta dimenticò di ringraziarmi. Non so se si sentisse in difetto o se quell’usanza gli sembrasse troppo barbara per essere ulteriormente commentata.

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