La signoria vostra

Ho un cattivo rapporto con la burocrazia.
December 4, 2025
Ho un cattivo rapporto con la burocrazia. L’idea di compilare un modulo mi mette in agitazione, il disbrigo di una pratica online è fonte di ripensamenti e preoccupazioni. Per mettermi alle strette, basta adombrare la minaccia di un formulario, ed ecco che rassegno le armi. Temo di essere tra i pochissimi che traggono conforto dallo spam: se proprio occorre affrontare una notifica, meglio constatare che sia falsa, così la cancelli e non ci pensi più. Non può andarmi sempre bene, purtroppo. Di norma le PEC non mentono e non mentiva neppure la raccomandata che avevo trovato ad aspettarmi una sera.
L’aveva ritirata uno dei miei figli, senza aprirla. Era una convocazione da parte della Polizia postale: presentarsi il giorno tale alla tal ora nella sede indicata e chiedere di un certo ispettore. Al di là di ogni altra informazione, a colpirmi era il linguaggio adoperato nella lettera, che si apriva con un roboante «la S.V.». RSVP per répondez, s’il vous plaît, N. H. per “nobiluomo” e S.V. per “signoria vostra”. Questi e pochi altri acronimi sono i fossili di un mondo passato, sul quale ancora si espandeva il sussiego un po’ ipocrita delle buone maniere. Tribunali e commissariati sono gli ultimi giacimenti di questa tradizione cerimoniosa, che ricorda il soffice ingresso di una trappola.

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