Una foto, tre leader e (solo) due domande

Era da tempo che Meloni, Salvini e Tajani non partecipavano insieme a una conferenza stampa. D'altra parte, l'esecutivo gode di buona longevità e domenica batterà un nuovo record. Eppure i silenzi non sono mancati: qualche risposta in più sarebbe stata utile
October 17, 2025
Una foto, tre leader e (solo) due domande
La premier Giorgia Meloni con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi / Ansa
Era da tempo che Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini non si sedevano l’uno accanto all’altro in una conferenza stampa. È accaduto venerdì, con il supporto tecnico del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e non è un caso.
Domenica, infatti, l’esecutivo si appresta a un nuovo “record”: con 1.093 giorni di durata, diventa il terzo governo più longevo nella storia del Paese, superando il Craxi I. Meno di un anno e saranno superati anche il Berlusconi IV e il Berlusconi II e, allo stato dei fatti, salvo accadimenti al momento non prevedibili, l’obiettivo appare a portata di mano. I leader di FdI, Lega e FI hanno voluto dare dunque un segnale di compattezza, con cui “sfidare” chi, nel campo largo, sta provando a costruire un’alternativa per il 2027.
Sulla “foto del giorno” pesa però quella fretta che ha portato la premier a rispondere ad appena due domande, per poi andare via insieme ai due vice lasciando la scena al solo Giorgetti, incoraggiato da un ironico «in bocca al lupo» della presidente del Consiglio. Il motivo, certamente valido, è la necessità che i tre capipartito avevano di raggiungere Padova per i funerali dei Carabinieri morti di Castel D’Azzano. Tuttavia, oltre all’obiettivo dei fotografi, sono anche le domande e le risposte a “misurare” la tenuta politica di un’alleanza.
La premier, ad agosto a Washington, ha confessato a Trump che i momenti di confronto con i giornalisti non la appassionano. Sui social sono virali i video delle sue espressioni di fronte alle domande che riceve nei cosiddetti “doorstep”, interviste in piedi all’ingresso e all’uscita di un evento. Insomma, anche la conferenza stampa di ieri non ha fatto eccezione. Resta comunque una “foto che parla”, ma mancano ancora domande e risposte che potrebbero rendere più chiara l’attuale fase del Governo e della maggioranza.

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