lunedì 15 maggio 2023
Francesco nei saluti post Regina Coeli ha ricordato la martoriata Ucraina
Il Papa: in Medio Oriente tregua sia stabile, con le armi non c'è sicurezza

Lo Spirito Santo è il nostro consolatore e l'avvocato che non ci lascia mai soli e ci difende dalle accuse del mondo, perfino da noi stessi e soprattutto dal diavolo che "fa di tutto per farci sentire incapaci e infelici". Papa Francesco ne ha parlato al Regina Coeli di questa domenica raccomandando ai fedeli di prestare ascolto alla Sua voce.

IL TESTO INTEGRALE

La tregua diventi stabile e le armi tacciano. Papa Francesco, nei saluti del post Regina Coeli, ha lanciato il suo appello per il Medio Oriente dove è tornata la violenza: "In questi giorni abbiamo assistito di nuovo a scontri armati tra israeliani e palestinesi, nei quali hanno perso la vita persone innocenti, anche donne e bambini. Auspico che la tregua appena raggiunta diventi stabile, che le armi tacciano, perché con le armi non si otterrà mai la sicurezza e la stabilità, ma al contrario si continuerà a distruggere anche ogni speranza di pace"

Maria possa alleviare le sofferenze dell'Ucraina
Il Papa poi, prendendo spunto dalla festa della mamma, e nel ricordare tutte le madri "che ancora sono tra noi e quelle che sono andate in cielo", le ha affidate a Maria, pensando al teatro di un altra drammatica guerra. "A Lei ci rivolgiamo chiedendo di alleviare le sofferenze della martoriata Ucraina e di tutte le nazioni ferite da guerre e violenze".

Infine il saluto alla Caritas Internationalis, che domenica ha eletto il suo nuovo presidente, invitata da Francesco ad andare “avanti con coraggio sulla via della riforma”.

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