lunedì 30 novembre 2020
Francesco scrive al Patriarca ortodosso ecumenico Bartolomeo I nel giorno della festa dell’Apostolo, patrono del Patriarcato. Il cardinale Koch ha preso parte con una delegazione vaticana a Istanbul
La preghiera ecumenica per la pace del 20 ottobre 2020, papa Francesco con il patriarca Bartolomeo I

La preghiera ecumenica per la pace del 20 ottobre 2020, papa Francesco con il patriarca Bartolomeo I - Reuters

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"Le Chiese cristiane, insieme ad altre tradizioni religiose, hanno il dovere primario di offrire un esempio di dialogo, rispetto reciproco e cooperazione pratica". Così papa Francesco nel messaggio inviato al Patriarca ecumenico, Bartolomeo I, in occasione della Festa di Sant'Andrea, patrono del Patriarcato. Il messaggio è stato letto dal cardinale Kurt Koch al termine della Divina Liturgia celebrata nella chiesa di San Giorgio a Istanbul, cui ha partecipato una delegazione vaticana.

Il Pontefice sottolinea che "insieme alle sfide poste dall'attuale pandemia, la guerra continua ad affliggere molte parti del mondo, mentre emergono nuovi conflitti armati per rubare la vita a innumerevoli uomini e donne. Indubbiamente - continua - tutte le iniziative prese da enti nazionali e internazionali volte a promuovere la pace sono utili e necessarie, eppure conflitti e violenze non cesseranno mai fino a quando tutte le persone non raggiungeranno una consapevolezza più profonda di avere una responsabilità reciproca come fratelli e sorelle".

Francesco ricorda "con grande gioia" la presenza di Bartolomeo I all'incontro internazionale per la pace, organizzato da Sant'Egidio, tenutosi a Roma il 20 ottobre scorso, con la partecipazione di rappresentanti di varie Chiese e di altre tradizioni religiose.

"Con profonda gratitudine a Dio, ho sperimentato questa fraternità in prima persona nei vari incontri che abbiamo condiviso", aggiunge, riconoscendo che "il desiderio di una sempre maggiore vicinanza e comprensione tra i cristiani si è manifestato nel Patriarcato ecumenico di Costantinopoli davanti alla Chiesa cattolica e ad altre Chiese impegnate nel dialogo".

"Possiamo ringraziare Dio per il fatto che i rapporti tra la Chiesa cattolica e il Patriarcato ecumenico siano cresciuti molto nel corso del secolo scorso - conclude il Papa - anche se continuiamo a invocare l'obiettivo del ripristino della piena comunione espresso attraverso la partecipazione allo stesso altare eucaristico. Anche se permangono ostacoli, sono fiducioso che camminando insieme nell'amore reciproco e perseguendo il dialogo teologico, raggiungeremo questo obiettivo".


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