giovedì 23 febbraio 2017
I prodotti alimentari tipici delle zone dell'Italia centrale colpite dal terremoto acquistati dall'Elemosineria apostolica per conto del Papa vanno al tavolo delle mense dei poveri di Roma
4 ottobre 2016. Il Papa ad Amatrice per stare vicino alle persone sopravvissute al terremoto. Oggi un altro gesto di vicinanza con l'acquisto di prodotti tipici provenienti da tutte le zone colpite dal sisma. (Ansa)

4 ottobre 2016. Il Papa ad Amatrice per stare vicino alle persone sopravvissute al terremoto. Oggi un altro gesto di vicinanza con l'acquisto di prodotti tipici provenienti da tutte le zone colpite dal sisma. (Ansa)

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L'Elemosineria Apostolica ha provveduto a comprare una grande quantità dei prodotti tipici delle zone del Centro Italia colpite dal terremoto.

Una decisione concreta, voluta da papa Francesco, per incoraggiare i piccoli produttori e i rivenditori a proseguire nelle loro attività nonostante le difficoltà post-terremoto. In accordo con i vescovi di Rieti, Domenico Pompili; di Ascoli Piceno, Giovanni D'Ercole; di Camerino-San Severino Marche, Francesco Giovanni Brugnaro e di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo sono stati individuati alcuni gruppi di contadini, agricoltori e produttori le cui aziende rischiano di chiudere a causa dei danni provocati dal terremoto.

Quello di papa Francesco è un gesto in linea con il suo magistero: spesso, nei suoi incontri, Bergoglio ha ricordato che «quando non si guadagna il pane, si perde la dignità».

La carità cristiana ha generato frutti analoghi: tutti i prodotti acquistati sono stati, infatti, distribuiti a diverse mense caritative della città di Roma per la preparazione dei pasti donati quotidianamente alle persone bisognose e senza fissa dimora.

Già da qualche tempo anche presso l'Annona, il supermercato presente all'interno della Città del Vaticano e riservato ai dipendenti vaticani, è possibile acquistare alcuni prodotti tipici delle zone terremotate contribuendo così a sostenere e a far ripartire l'economia di quella parte dell'Italia centrale ancora in difficoltà.

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