Papa Francesco saluta alcune religiose in occasione di una udienza generale in Aula Paolo VI - foto Siciliani
«Bisogna superare una mentalità clericale e maschilista» che esclude le suore – e più in generale le donne – dai «ruoli di responsabilità, nelle diocesi, nella Curia, nelle università». E bisogna investire di più nella loro formazione, come invece troppo spesso non accade, «perché si pensa che le suore, e anche le donne, sono “di seconda classe”». Mentre invece «le suore stanno avanti e sanno fare meglio degli uomini». Ma attenzione: «La missione delle suore è di servire gli ultimi, e non di essere le serve di qualcuno». Lo ha detto papa Francesco ricevendo, oggi in udienza, i membri della Hilton Foundation, organizzazione caritativa statunitense non profit.
La denuncia: poveri ed esclusi in aumento. «La missione di promuovere la dignità umana è urgente in un’epoca in cui il numero dei poveri e degli esclusi continua ad aumentare», ha affermato il Pontefice, richiamando l’opera e la missione della Fondazione Conrad Hilton davanti ai componenti del suo consiglio d’amministrazione. «La vostra Fondazione ha dimostrato come la generosità e l’impegno possano trasformare le vite di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità. Il servizio gratuito nei campi dell’educazione, della salute, dell’assistenza ai rifugiati e della lotta contro la povertà è una testimonianza, una testimonianza concreta di amore e di compassione».
«Cosa sarebbe la Chiesa senza le suorine?» Fra i progetti della Fondazione c’è «il sostegno alle suore», ha sottolineato il Papa. «Conrad Hilton aveva una grande stima delle suore e nel suo testamento ha chiesto alla Fondazione di supportarle nella missione a servizio dei più poveri e degli ultimi. Una volta, mi diceva uno – era un agnostico – è finito in ospedale, e le suorine lo hanno accudito… Si è convertito per quello. E ha detto: cosa sarebbe della Chiesa senza le suorine… è bello! E voi lo state facendo con fedeltà e creatività, specialmente per la formazione e per la cura delle sorelle più anziane». Sorelle che non vanno «mandate all’ospizio», a «morire di tristezza», come troppo spesso accade, ma vanno lasciate «sempre con la gente» e fra i poveri, perché possano sentirsi utili lavorando e prestando servizio «fino alla fine».
Le suore possano studiare e formarsi. «So che collaborate con alcuni Dicasteri vaticani per dare opportunità alle suore di crescere nella professionalità e nella missionarietà. Grazie! – ha proseguito Francesco –. Si è investito poco in questo, assai meno che nella formazione del clero – ha riconosciuto il Pontefice –. È vero, perché si pensa che le suore, e anche le donne, sono “di seconda classe”. Si pensa questo… Non dimenticatevi che dal giorno del Giardino dell’Eden comandano loro… Comandano le donne! È importante che le suore possano studiare e formarsi. Il lavoro alle frontiere, nelle periferie, in mezzo agli ultimi, ha bisogno di persone formate e competenti. E, mi raccomando, la missione delle suore è di servire gli ultimi, e non di essere le serve di qualcuno. Questo deve finire, e voi, come Fondazione state aiutando a portare la Chiesa fuori da questa mentalità clericalista».

Papa Francesco riceve il cosiglio d'amministrazione della Fondazione Conrad Hilton - foto Vatican Media
Superare la mentalità clericale e maschilista. «Spesso ci si lamenta che non ci sono abbastanza suore nei ruoli di responsabilità, nelle diocesi, nella Curia e nelle università. È vero – ha affermato il Papa – . Da una parte, è vero, bisogna superare una mentalità clericale e maschilista. Grazie a Dio adesso nella Curia abbiamo una prefetta, del Dicastero per i Religiosi. Abbiamo una vice-governatrice dello Stato vaticano che a marzo diventerà governatrice. Abbiamo tre suore nell’équipe di coloro che scelgono i vescovi, e che danno il voto. Abbiamo la sotto-segretario di monsignor Piccinotti all’Apsa: una suora che ha due lauree in economia. Grazie a Dio le suore stanno avanti e sanno fare meglio degli uomini. È così… perché hanno quella capacità di fare le cose, le donne, e le suorine. Ho anche sentito vescovi dire: io vorrei nominare suore in alcuni uffici della diocesi, ma le loro superiore non le lasciano andare. No, per favore, lasciatele andare. Allora dico alle superiore: siate generose, abbiate il respiro della Chiesa universale e di una missione che supera i confini del vostro Istituto».
Mai più esclusi, ma fratelli e sorelle. Infine, ringraziando la Fondazione Conrad Hilton per il suo «lavoro instancabile»: «Insieme possiamo costruire un mondo in cui ogni persona, qualunque sia la sua origine o la sua situazione, possa vivere con dignità. Insieme possiamo aiutarci ad accendere la speranza nei cuori di chi si sente solo e abbandonato. Compassione, vicinanza, tenerezza: non dimenticate queste tre parole. Compassione, vicinanza, tenerezza: sono i tre attributi di Dio. Dio è compassionevole, Dio è vicino, Dio è tenero. Sogno un mondo in cui gli scartati, gli esclusi, le persone emarginate possano essere i protagonisti di un cambiamento sociale di cui abbiamo molto bisogno, per vivere da fratelli e sorelle».