lunedì 23 luglio 2018
A Malta, salvati gli occupanti di un barcone capovolto. Appello di Francesco dopo l'Angelus: la comunità internazionale si impegni per evitare nuove tragedie in mare
Il Papa: si agisca con prontezza per evitare i naufragi di migranti
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Nel cuore di Papa Francesco ci sono i drammi del mondo e in particolare le tragedie che riguardano i migranti, spesso prede di trafficanti di esseri umani. Al termine dell’Angelus ha ricordato gli ultimi naufragi di barconi carichi di migranti nel Mediterraneo.

Forte l’appello di Francesco alla comunità internazionale perché agisca con decisione e prontezza: “Cari fratelli e sorelle, sono giunte in queste ultime settimane drammatiche notizie di naufragi di barconi carichi di migranti nelle acque del Mediterraneo. Esprimo il mio dolore di fronte a tali tragedie ed assicuro per gli scomparsi e le loro famiglie il mio ricordo e la mia preghiera. Rivolgo un accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi, e per garantire la sicurezza, il rispetto dei diritti e della dignità di tutti.”

Anche i vescovi italiani, alcuni giorni fa, avevano lanciato un appello perché si risponda con umanità al dramma di migliaia di migranti costretti a lasciare il loro Paese per cercare una vita migliore.

A Malta, salvati gli occupanti di un barcone capovolto
C’è anche una donna incinta e un bambino tra i 19 migranti salvati oggi al largo di Malta. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, proveniente dalla Libia, si è capovolta ma i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo tutti gli occupanti. Sono 40 i migranti salvati dalla Guardia Costiera libica che ha provveduto poi a trasferirli in una base navale di Tripoli. Il barcone ospitava persone provenienti da Marocco, Egitto, Siria e Nigeria. Intanto cresce la tensione tra la Libia e l’Ong “Open Arms£, l’organizzazione spagnola che ha denunciato Tripoli e Roma per omissione di soccorso e omicidio colposo per il mancato salvataggio di alcuni migranti. La Libia accusa di calunnie l’Ong, smentite sulla ricostruzione dei fatti arrivano anche dal ministero dell’interno italiano.

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