sabato 11 settembre 2021
Monito alle autorità religiose e ai leader politici in un messaggio ai partecipanti al G20 Interfaith Forum 2021 in programma a Bologna da domenica a mercoledì
Papa Francesco

Papa Francesco - Ansa / Vatican Media

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Monito del Papa alle autorità religiose e ai leader politici: basta guerre e odio, promuovere l'accesso ai diritti fondamentali. Il Pontefice, in procinto di partire alla volta dell'Ungheria e della Slovacchia, manda un messaggio ai partecipanti al G20 Interfaith Forum 2021 in corso da domenica a martedì a Bologna, dal titolo "Time to Heal - Peace among cultures, understanding between religion". E pronuncia parole forti e chiare: "È bello che vi siate riuniti proprio nell'intento di superare i particolarismi e condividere idee e speranze: insieme, autorità religiose, leader politici e rappresentanti del mondo della cultura dialogate per promuovere l'accesso a diritti fondamentali, anzitutto alla libertà religiosa, e per coltivare fermenti di unità e di riconciliazione laddove guerra e odi hanno seminato morte e menzogne".

Bergoglio richiama il ruolo delle religioni: "In ambito religioso sembra in corso un deleterio "cambiamento climatico": alle dannose
alterazioni che colpiscono la salute della Terra, nostra casa comune, ve ne sono altre che 'minacciano il Cielò. E come se 'la temperatura' della religiosità stia crescendo. Basti pensare al divampare della violenza che strumentalizza il sacro: negli ultimi 40 anni si sono registrati quasi 3.000 attentati e circa 5.000 uccisioni in vari luoghi di culto, in quegli spazi, cioè, che dovrebbero essere tutelati come oasi di sacralità e di fraternità".

"Troppo facilmente, poi, - denuncia Bergoglio- chi bestemmia il nome santo di Dio perseguitando i fratelli trova finanziamenti. Ancora, si diffonde in modo spesso incontrollato la predicazione incendiaria di chi, in nome di un falso dio, incita all'odio. Che cosa possiamo fare di fronte a tutto questo? Come responsabili religiosi credo che anzitutto occorra servire la verità e dichiarare senza paure e infingimenti il male quando è male, anche e soprattutto quando viene commesso da chi si professa seguace del nostro stesso credo".

Francesco indica ai leader religiosi un'altra missione: "Dobbiamo aiutarci, tutti insieme, a contrastare l'analfabetismo religioso che attraversa tutte le culture: è un'ignoranza diffusa, che riduce l'esperienza credente a dimensioni rudimentali dell'umano e
seduce anime vulnerabili ad aderire a slogan fondamentalisti. Ma contrastare non basta: occorre soprattutto educare, promuovendo uno sviluppo equo, solidale e integrale che accresca le opportunità di scolarizzazione e di istruzione, perché laddove regnano incontrastate povertà e ignoranza attecchisce più facilmente la violenza fondamentalista".

Bergoglio dice poi che "è certamente da incoraggiare la proposta di istituire una memoria comune di coloro che sono stati uccisi in ogni luogo di preghiera. L'autentica risposta religiosa al fratricidio è la ricerca del fratello. Custodiamo insieme la memoria comune dei fratelli e delle sorelle che hanno subito violenze, aiutiamoci con parole e gesti concreti a contrastare l'odio che vuole dividere la
famiglia umana!".

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