mercoledì 25 aprile 2018
Il direttore della Sala Stampa vaticana conferma il prossimo incontro tra il Papa e tre vittime di abusi commessi dal clero in Cile. E spiega che Francesco chiederà loro perdono
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“Il prossimo fine settimana, il Santo Padre accoglierà a Casa Santa Marta tre vittime di abusi commessi dal clero in Cile: rispettivamente Juan Carlos Cruz, James Hamilton e Jose Andrés Murillo. Lo ha dichiarato oggi il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti. L'annuncio segue di pochi giorni un altro importante annuncio: quello della convocazione a Roma dei vescovi del Cile proprio per affrontare lo scandalo che in questi mesi sta scuotendo la Chiesa di quel Paese.

“Il Papa – ha spiegato Burke annunciando l'incontro con le vittime cilene di abusi - li ringrazia per aver accettato il suo invito: durante questi giorni di incontro personale e fraterno, desidera chiedere loro perdono, condividere il loro dolore e la sua vergogna per quanto hanno sofferto e, soprattutto, ascoltare tutti i loro suggerimenti al fine di evitare che si ripetano tali fatti riprovevoli”. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha poi precisato che “il Papa riceverà le vittime individualmente, lasciando parlare ciascuno di loro tutto il tempo necessario”.

Burke ha concluso affermando che “il Santo Padre chiede preghiere per la Chiesa in Cile in questo momento doloroso, auspicando che questi incontri possano svolgersi in un clima di serena fiducia ed essere un passo fondamentale per rimediare ed evitare per sempre gli abusi di coscienza, di potere e, in particolare, sessuali in seno alla Chiesa”.

Sull'intera vicenda che ha come protagonista monsignor Ferdinando Karadima accusato di abusi sessuali, il Papa aveva inviato in Cile un proprio rappresentante, l'arcivescovo Charles J.Scicluna, che ha consegnato a Francesco un dossier di 2.300 pagine contenente i risultati dell'inchiesta condotta ascoltando 64 persone tra il Cile e New York. E proprio a seguito di questo report, che ha indagato anche sulle copertura che Karadima ha ottenuto da alcuni membri dell'episcopato cileno, tra cui il vescovo di Osorno Juan Barros Madrid, lo stesso Pontefice ha scritto nei giorni scorsi una lettera all'episcopato del Paese latinoamericano esprimendo "dolore e vergogna" per le "molte vite crocifisse" da questi abusi. Non solo. Ha chiesto all'episcopato cileno un incontro a Roma per dialogare sulle decisioni da prendere e su come chiedere perdono alle vittime per quanto subito. In attesa dell'incontro con i vescovi, il Papa ha deciso di partire dall'incontro con le vittime a cui chiedere il perdono.

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