domenica 6 settembre 2009
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Denis Verdini, uno dei coordinatori nazionali del Pdl si dice un filo «irritato» per le solidarietà a Dino Boffo e per le notizie e le valutazioni di molti giornalisti sulla campagna diffamatoria armata, sulla base di una lettera anonima, dal giornale di famiglia del premier. E a proposito di libera stampa dichiara che «è difficile trovare quotidiani che non abbiano una libertà di interpretazione, anzi talvolta anche di ricostruzione fantastica delle cose. Fatti salvi, naturalmente, 'Libero', 'il Giornale' e 'Il Tempo'». Avete capito bene: come esempio di rigore Verdini elenca, guarda caso, solo le testate che si sono distinte nel gioco al massacro della verità sulla persona di Boffo e sulla linea di 'Avvenire'. Par di capire che quella di Verdini non voleva essere una battuta, ma forse lo era. E allora ce ne concediamo una anche noi: dove sono finiti nel Pdl quelli di schiena diritta e di sguardo limpido? Cicchitto ieri a tarda sera ha cominciato a rispondere...
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