giovedì 11 agosto 2022
La caduta del governo Draghi e la conseguente convocazione anticipata delle elezioni hanno aperto in Italia una campagna elettorale estiva, breve e imprevista, che rischia...
L'appello di ASviS alla politica: dieci azioni per la sostenibilità

Ansa

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Caro direttore,

la caduta del governo Draghi e la conseguente convocazione anticipata delle elezioni hanno aperto in Italia una campagna elettorale estiva, breve e imprevista, che rischia di aumentare il già elevato tasso di astensionismo e di indurre le forze politiche a concentrare i propri messaggi su questioni di corto respiro. Per affrontare questi rischi la società civile si sta mobilitando con diverse iniziative, come per esempio l’appello per il clima lanciato nei giorni scorsi dagli scienziati italiani. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), insieme ai suoi oltre 320 aderenti, propone dieci azioni prioritarie volte a perseguire lo sviluppo sostenibile dell’Italia sul piano economico, ambientale e sociale. Accelerare la transizione ecologica; attuare politiche coerenti nel rispetto della costituzione; analizzare puntualmente gli scenari futuri; promuovere giustizia, trasparenza e responsabilità; integrare la sostenibilità nel funzionamento del Parlamento; garantire maggiore equità tra i territori; ridurre le disuguaglianze di genere, territoriali e generazionali; assicurare a tutti i diritti di cittadinanza; tutelare la salute con un approccio integrato; promuovere la pace, la giustizia e il multilateralismo a livello globale. Sono questi, in sintesi, i concetti chiave su cui si articolano le proposte che con l’Alleanza proponiamo di sottoscrivere, alle e ai rappresentanti delle forze politiche che si candidano alle elezioni, affinché lo sviluppo sostenibile sia inserito nei programmi e diventi un argomento centrale della campagna elettorale. Tutte di eguale importanza, le proposte sono una selezione di quelle che saranno contenute nel Rapporto ASviS 2022, che sarà pubblicato il 4 ottobre in apertura della sesta edizione del Festival dello sviluppo sostenibile. Viviamo in un’epoca di sfide globali e di grandi cambiamenti, dall’emergenza climatica alla crisi pandemica, dalle tensioni geopolitiche alle questioni di sicurezza e approvvigionamento energetico e alimentare, dall’innovazione tecnologica e digitale all’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali.

Come cittadini italiani ed europei siamo consapevoli che il benessere materiale a cui ci siamo abituati negli ultimi decenni sia superiore a quello di buona parte dell’umanità e sappiamo che questo benessere derivi anche dalla possibilità di poter estrarre, trasformare e consumare le risorse della Terra secondo modalità di sviluppo insostenibili, ingiuste, poco lungimiranti, che gravano sulle spalle delle future generazioni e ne minacciano la stessa esistenza. Per invertire questa tendenza l’Italia, insieme agli altri 192 Paesi dell’Onu, ha sottoscritto nel 2015 l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Una coincidenza vuole che il 25 settembre 2022, il giorno in cui andremo alle urne, si celebrerà il settimo anniversario dell’approvazione dell’Agenda 2030. Siamo ormai a metà del percorso che dovrebbe portarci a perseguire un modello di sviluppo più sostenibile, più equo e più resiliente.

Come già accaduto prima delle elezioni legislative del 2018, con l’ASviS lanciamo un appello affinché il tema della sostenibilità sia adeguatamente considerato dai candidati e dagli elettori. Molte delle proposte formulate nel 2018 sono oggi diventate realtà, come il richiamo alla tutela dell’ambiente e alla giustizia intergenerazionale, inserito nella Costituzione grazie a un ampio consenso parlamentare, e la trasformazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) in Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess).

Oggi, anche grazie al lavoro dell’ASviS, il concetto di sostenibilità è divenuto centrale nel dibattito pubblico, nelle strategie delle imprese, nell’azione della società civile, nelle scelte quotidiane delle persone. Ma non basta. Le diverse crisi in atto hanno rallentato l’attuazione dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Per invertire la tendenza bisogna compiere presto nuovi passi in avanti e la prossima legislatura sarà cruciale per far avanzare le politiche attuative avviate in nome dell’Agenda 2030, oggi l’architrave dello sviluppo dell’Italia e dell’Unione europea, accedendo alle ingenti risorse finanziarie che possono condurre il Paese verso una reale sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Insieme all’appello inviato alle forze politiche, condividiamo queste proposte con tutte le cittadine e i cittadini del nostro Paese tramite una campagna di sensibilizzazione e di raccolta firme, attiva da oggi sulla piattaforma change.org, al link bit.ly/3Pme5ok.

Presidenti dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS

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