Tre giorni di lutto in Messico per il maxi-terremoto: 65 i morti
di Redazione
L’epicentro al largo del Chiapas. Il sisma 8.2 Richter, il più forte in cent'anni, avvertito fino a Città del Messico. Appello dei vescovi. Oaxaca lo Stato più colpito

Panico, danni e vittime. Almeno 65. Ma il bilancio poteva essere ben più devastante. Perché la scossa che ha fatto tremare il Messico è stata violentissima, la peggiore degli ultimi cento anni. Secondo la stima dell'Usgs, l'istituto geologico statunitense, la magnitudo del sisma è stata di 8.2 sulla scala Richter. A smorzarne la devastante onda d'urto, è stata la profondità del sisma. L'epicentro è stato individuato al largo della costa occidentale del Messico, al confine con il Guatemala.

Gran parte di Città del Messico è rimasta senza luce in seguito al terremoto di magnitudo. L'epicentro del sisma è stato registrato a 165 chilometri da Tapachula, al largo delle coste dello Stato meridionale del Chiapas, ad una profondità di 35 chilometri. Anche se distante dalla capitale, numerose persone hanno abbandonato le case e sono scese in strada al buio.
In Guatemala
il terremoto di questa notte è stato avvertito sia nella capitale, Città del Guatemala, sia in altre aree del paese. Subito dopo la scossa si sono verificate interruzioni nelle telecomunicazioni e internet. Si è trattato, sottolineano molti abitanti della capitale, di una scossa forte e prolungata. Via twitter, il presidente Jimmy Morales si è rivolto ai guatemaltechi ai quali ha fatto un appello alla calma. Nel Paese si registra almeno una vittima.
ll terremoto è avvenuto alle 6:49 italiane nell'oceano Pacifico, lungo le coste del Messico nella zona vicina al Chiapas. La profondità è stimata in 72 chilometri, abbastanza da provocare effetti in superficie, come uno tsunami. Il meccanismo che ha generato questo terremoto, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv, è legato alla placca oceanica che spinge sotto quella continentale americana.

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