Raid su Gaza, 29 morti. Israele si prepara a rafforzare l'offensiva
di Redazione
Tra le vittime ci sarebbero diversi minori e una donna incinta. I media israeliani riferiscono di una nuova mobilitazione di riservisti

Almeno 29 palestinesi sono rimasti uccisi dalla notte scorsa in raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza. Tra le vittime, a quanto riferito dai servizi d'emergenza di Gaza, diversi bambini. Dalle macerie di un bombardamento di una casa nel quartiere di Shujaiya, nella parte orientale di Gaza City, sono stati recuperati dieci corpi. Undici persone tutte appartenenti alla stessa famiglia, fra cui tre bambini, sono morte in un bombardamento sul campo profughi di Khan Yunis, nel sud. Sempre a Khan Yunis, ci sono state altre quattro vittime in un attacco, tra cui una donna incinta e un bambino di quattro mesi. Quattro i morti in altri raid nel sud.
E i media israeliani riferiscono che il governo di Benjamin Netanyahu ha in programma di richiamare migliaia di riservisti in vista di una significativa espansione dell'offensiva militare a Gaza. Il primo ministro ha riunito ieri il gabinetto di sicurezza per esaminare i piani di un attacco su più vasta scala. Una decisione finale non è stata ancora presa poiché l'esecutivo vuole concedere più tempo alle trattative per liberare gli ostaggi.
Una nuova offensiva è improbabile prima del viaggio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione dal 13 al 16 maggio. Ma per essere pronti a ogni evenienza, domani si riunirà comunque il governo per approvare la proposta. Allo stesso tempo, l'Idf si sta preparando a supervisionare la ripresa della consegna degli aiuti nella Striscia, dopo oltre due mesi di blocco.
Proseguono anche gli attacchi israeliani sulla Siria. L'esercito ha annunciato di aver colpito un'infrastruttura militare in Siria. Si tratta, si legge in una dichiarazione, di "un sito militare, cannoni antiaerei e infrastrutture missilistiche terra-aria. L'esercito - si legge ancora - continuerà ad agire, se necessario, per difendere i civili israeliani". Secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un civile è rimasto ucciso. Gli attacchi sono avvenuti dopo sanguinosi combattimenti nei pressi di Damasco e nel sud del Paese, al confine con Israele, che hanno coinvolto combattenti della minoranza drusa, la cui causa è stata sposata da Israele.
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