giovedì 7 luglio 2022
Tra i candidati alla successione del premier vi sono un curdo iracheno, un pakistano musulmano e un indiano figli di migranti poverissimi. Cosi la Gran Bretagna si conferma Paese di integrazione
L'ex rifugiato politico Nadhim Zahawi potrebbe sostituire Boris Johnson

L'ex rifugiato politico Nadhim Zahawi potrebbe sostituire Boris Johnson - Ansa

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Sarà un indiano, un pakistano o un curdo, un ex migrante o ex rifugiato politico, il successore di Boris Johnson, dimissionario dalla carica di guida dei Tories? Se così fosse si tratterebbe di una nomina storica, che segnerebbe una svolta nel partito conservatore britannico e, quindi, nell'intero Paese in materia di razzismo.

Le regole vogliono, infatti, che chi vince la competizione per diventare leader dei Tories guidi anche il Regno Unito perché i Conservatori godono, nel parlamento di Westminster, di un'ampia maggioranza. Boris Johnson si è dimesso, quindi, dalla guida dei partito ma rimane premier fino a quando verrà scelto il suo successore.

I candidati scesi in lizza, pronti a mandare in pensione i pregiudizi "wasp", che vogliono che al potere nel mondo anglosassone siano i "white and protestant", i bianchi e protestanti, ci sono e di prima qualità.

Nadhim Zahawi innanzitutto, il nuovo Cancelliere dello Scacchiere, l'equivalente di un ministro delle Finanze e del Tesoro, scelto proprio dal premier martedi sera. Nato in Iraq nel 1967, Zahawi si è rifugiato con la famiglia in Gran Bretagna quando Saddam Hussein è arrivato al potere. Non parlava una parola di inglese e i suoi compagni, quando aveva appena nove anni, lo bullizzarono nella scuola pubblica londinese dove i genitori lo avevano inserito. Con grandi sacrifici mamma e papà lo trasferirono in una delle costosissime scuole private dove si formano le élites.

Zahawi li ha ricompensati laureandosi in ingegneria chimica all'University College di Londra e facendo fortuna con una società di sondaggi online diventata molto popolare, la "Yougov".

Rishi Sunak indiano potrebbe essere il nuovo premier britannico

Rishi Sunak indiano potrebbe essere il nuovo premier britannico - Reuters

Anche i nonni di Rishi Sunak, 41 anni, del quale Zahawi ha preso il posto, quando Sunak si è dimesso, martedi scorso, sono migranti indiani, in arrivo nel Regno Unito, dall'Africa orientale, negli anni sessanta.

Anche Sunak, come Zahawi, si è formato nelle scuole private e anche lui è arrivato tardi alla politica, soltanto sette anni fa.

I due, però, hanno recuperato in fretta, con una fulminante carriera. Di Sunak, come potenziale successore di Johnson, si parla da tempo, anche se la scoperta che la ricchissima moglie, Akshata Murthy, non pagava le tasse, passandosi come non residente nel Regno Unito, ha fermato la candidatura del marito.

Se Sajid Javid diventerà Tory leader la Gran Bretagna potrebbe avere il primo premier musulmano

Se Sajid Javid diventerà Tory leader la Gran Bretagna potrebbe avere il primo premier musulmano - Reuters

Se, poi, a diventare leader dei Tories e, quindi, potenziale futuro premier fosse Sajid Javid, ex ministro della salute, allora si potrebbe davvero dire che la Gran Bretagna ha confermato la propria storia come Paese ex colonizzatore, oggi grande campione di integrazione delle minoranze etniche e religiose. Dimessosi martedi, insieme a Sunak, e affondando, cosi, la lama nella carriera agli stremi di Johnson Sajid Javid potrebbe, infatti, diventare il primo leader britannico musulmano.

Anche Javid ha una dura storia di emarginazione e discriminazione alle spalle che ha saputo superare con coraggio. Nato da migranti pakistani poverissimi, contadini del Punjab, arrivati nel Regno Unito negli anni sessanta anche lui, come Zahawi subi il bullismo dei compagni nella scuola pubblica. Il padre lavorava come autista di bus mentre la mamma non ha parlato un parola di inglese per dieci anni. Cinque figli, la famiglia viveva in un appartamento di due camere sopra il negozio che dava loro da vivere.

Appassionato di finanza fin da adolescente l'ingresso nella City e nel partito conservatore gli hanno aperto la carriera che l'ha portato dove si trova oggi, al centro del potere politico di Westminster.

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