lunedì 13 agosto 2018
A un anno dagli scontri di Charlottesville, in Virginia, durante i quali morì una ragazza il raduno dei nazionalisti bianchi ha attirato soltano una ventina di manifestanti contro i 400 previsti.
Washington:Polizia controlla le strade occupate dai nazionalisti bianchi, Ansa

Washington:Polizia controlla le strade occupate dai nazionalisti bianchi, Ansa

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Erano attesi a centinaia, ma ne sono arrivati solo una ventina. Ad un anno dagli scontri di Charlottesville, in Virginia, che provocarono la morte di un'attivista anti-razzista, il raduno indetto a Washington dai suprematisti di 'Unite the Right' ha visto la partecipazione di 20 nazionalisti bianchi contro i 400 previsti. Molto più successo l’ha avuto la contromanifestazione, con la partecipazione di almeno 300 persone, che, al grido di "Vergogna!" e "Fuori dalla mia città!", ha voluto denunciare la supremazia bianca e il razzismo.

Trump lancia un appello all'unità mentre un anno fa aveva difeso i nazionalisti bianchi

Scanditi anche slogan e canzoni contro il presidente Donald Trump. Le due parti sono state tenute separate da una massiccia presenza di polizia. I nazionalisti bianchi sono stati scortati da centinaia di agenti a Lafayette Square, di fronte alla Casa Bianca, blindata da un cordone di sicurezza interna. Trump, che si trovava in uno dei suoi campi da golf in vacanza, questo fine settimana, ha anticipato con un tweet le manifestazioni, condannando tutte le forme di razzismo e lanciando un appello all'unità. Un cambiamento radicale, rispetto ad un anno fa, quando aveva difeso i nazionalisti bianchi che avevano indetto la manifestazione di Charlottesville, contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee, affermando che tra loro vi erano "brave persone". Charlottesville, città della Virginia, definita, nel 2014, la più felice d’America, si è trasformata, il 12 agosto 2017, nel simbolo della paurosa rinascita dell’estrema destra. In quella terribile giornata d’odio Heather Heyer, una ragazza, finì investita da un’auto lanciata deliberatamente contro un gruppo di manifestanti che si opponevano agli estremisti di destra. Quest’anno la città ha rifiutato a questi ultimi l’autorizzazione a manifestare e, per questo motivo, Jason Kessler, organizzatore della marcia dell’anno scorso, ha pensato di organizzare il suo «Unite the Right Rally 2» a Washington. L’estrema destra non è meno forte di prima, al contrario. Da una parte è tornata a concentrare la sua presenza online. Dall’altra, per la prima volta, sono in corsa per il Congresso per il partito repubblicano diversi candidati apertamente neonazisti, razzisti e negazionisti. Da chi dice che l’Olocausto è la più grande bugia della storia a chi definisce gli ebrei «discendenti di Satana».

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