sabato 30 settembre 2023
Il veterano e pluridecorato Andreij Troshev, soprannominato Sedoij, “capelli grigi”, è stato scelto dal presidente russo per guidare i mercenari. Che si stanno schierando di nuovo in Ucraina
Andreij Troshev è il nuovo comandante della Wagner

Andreij Troshev è il nuovo comandante della Wagner - ANSA

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Nella rappresentazione scenografica del potere putiniano, nulla è lasciato al caso. Nella foto che ne annuncia l’insediamento – con lo zar che appare solo al comando all’estremità del tavolo di lavoro – Andreij Troshev, l’uomo che subentra a Evgenij Prigozhin alla guida della Wagner, è seduto rigorosamente dopo il vice ministro della Difesa russo, Yunus-Bek Yevkurov. Una disposizione che ha un alto contenuto simbolico: il gruppo mercenario, prima protagonista nei campi di battaglia in Ucraina con la presa di Bakhmut e poi colpevole di un tentativo di ammutinamento lo scorso giugno, è ormai inglobato nella macchina militare e politica russa. E risponde a un solo uomo: a Vladimir Putin. Lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov ha confermato che Troshev ora lavora per il ministero della Difesa. Ma chi è l’uomo a cui Putin ha affidato il compito «della formazione di unità di volontari che potrebbero svolgere vari compiti di combattimento, principalmente nella zona dell’operazione militare speciale»? Un ritorno sul teatro di guerra, peraltro, ormai imminente, come confermato anche dall’intelligence britannica che ha parlato di «una ridistribuzione dei volontari» già in atto sul terreno ucraino.
Nato (come Putin) a San Pietroburgo, 70 anni (ma sulla sua data di nascita aleggia un mistero), soprannominato Sedoij, “capelli grigi”, il colonnello in pensione Troshev “vanta” una duplice appartenenza: all’esercito russo e alla Wagner. Veterano delle campagne militari, sovietiche prima e russe poi, ha combattuto in Afghanistan durante la guerra decennale, per la quale è stato insignito due volte dell'Ordine della Stella Rossa. Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, si è spostato in Cecenia con l'esercito russo e poi nella Sobr, un'unità delle forze speciali del ministero degli Interni russo di cui era un comandante. Tra i fondatori di Wagner, considerato il braccio destro di Prigozhin, ha guidato i mercenari sul terreno in Siria: nel 2016 gli è stata assegnata la più alta onorificenza della Federazione, “Eroe della Russia”, per l'assalto a Palmira in Siria contro i militanti del Daesh. Per l'Unione Europea Troshev era capo di Stato maggiore delle operazioni dei mercenari che sostenevano Damasco, «particolarmente coinvolto nell’area di Deir al-Zor», fornendo «un contributo cruciale allo sforzo bellico di Bashar al-Assad». Da qui, il suo inserimento nella lista delle sanzioni nel dicembre 2021. L'anno successivo anche il Regno Unito lo ha sanzionato per il coinvolgimento diretto in Siria.
Quando il destino politico (e non solo) del nuovo “timoniere” della Wagner si è staccato da quello del suo predecessore? Cinque giorni dopo il tentato ammutinamento di giugno, Putin ebbe un incontro con 35 comandanti della Wagner, incluso Prigozhin, chiedendo loro di continuare a prestare servizio sotto Troshev. Prigozhin – poi morto in un incidente aereo lo scorso 23 agosto – rifiutò l’offerta. Ieri il presidente russo ha firmato un decreto di chiamata al servizio militare per 130mila cittadini della Federazione russa di età compresa tra i 18 e i 27 anni nel periodo ottobre-dicembre 2023. Non saranno schierati in prima linea.

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