sabato 17 aprile 2010
Lo spazio aereo in tutti gli aeroporti dell'Italia settentrionale resterà chiuso sino alle 8 del 19 aprile, mentre la nube di cenere vulcanica che arriva dall'Islanda ha provocato lo stop a quasi tre voli su quattro in Europa, lasciando a terra migliaia di passeggeri in tutto il mondo.
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Lo spazio aereo in tutti gli aeroporti del Nord Italia resterà chiuso sino alle 8 di lunedì mattina, dal termine che era già stato fatto slittare alle 20 di oggi, mentre la nube di cenere vulcanica che arriva dall'Islanda ha provocato lo stop a quasi tre voli su quattro in Europa, lasciando a terra migliaia di passeggeri in tutto il mondo.L'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac), nel suo nuovo comunicato, ha attribuito la sua decisione al fatto che non si è verificato alcun miglioramento nelle condizioni negative provocate dalla nube ma ha aggiunto che al momento "non è invece necessario procedere all'allargamento del blocco per ulteriori spazi aerei italiani", come invece paventato da una precedente nota.Il caos nel trasporto aereo - il peggiore dagli attentati dell'11 settembre 2001 - proseguirà per almeno altre 24 ore, secondo quanto comunicato dall'agenzia del controllo aereo europeo Eurocontrol. L'agenzia ha aggiunto che gli aerei restano a terra nella maggior parte degli scali dell'Europa settentrionale e centrale, mentre si continua a volare in Spagna, nell'Italia centro-meridionale, in Bulgaria, Grecia e Turchia.In tutto, ha detto Eurocontrol, ci dovrebbero essere oggi nello spazio aereo europeo solo 6.000 voli sui 22.000 che normalmente vengono effettuati. «Le previsioni suggeriscono che la nube di cenere vulcanica persisterà e che l'impatto proseguirà per almeno 24 ore», si legge in una nota di Eurocontrol.Gravi disagi si registrano in praticamente tutti gli aeroporti italiani. Dai collegamenti dei tg si vedono persone in attesa negli aeroporti milanesi e in quelli di Torino e di Venezia, mentre una nota di Telenews segnala lunghe file davanti ai check-in anche negli aeroporti romani di Ciampino e Fiumicino dove, oltre a tutti collegamenti con il Nord Europa, sono stati cancellati i voli per Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna.Dall'aeroporto di Fiumicino, nodo centrale italiano, sinora sono stati cancellati 125 voli, ma, precisa l'Enac, lo scalo romano resta aperto. Il sostanziale blocco del trasporto aereo, ha provocato fortissimi disagi anche a quello ferroviario, con le stazioni prese d'assalto dai passeggeri rimasti a terra negli aeroporti del nord e da quelli che nel nord del Paese si dovevano recare.Particolarmente grave appare la situazione alla stazione centrale di Milano, città presa d'assalto anche da turisti esteri per il Salone del mobile. Immagini tv mostrano lunghissime code di passeggeri in attesa, con la maggior parte dei posti in treno andati ormai esauriti.La nube, che fluttua nello strato più alto dell'atmosfera, potrebbe causare danni ai motori degli aerei e sta costando centinaia di milioni di dollari alle compagnie aeree. Con la nube che continua ad espandersi, oggi anche la Bielorussia ha annunciato la chiusura dello spazio aereo, mentre l'Ucraina ha chiuso l'aeroporto di Kiev insieme ad altre tre stazioni aeroportuali nazionali. In Gran Bretagna, dove il divieto al volo è stato esteso sino a domattina, il controllo aereo ha dichiarato oggi che "le attuali previsioni mostrano che la situazione è in peggioramento nel corso della giornata". Gli aeroporti restano chiusi in Gran Bretagna, Francia, Germania, Danimarca, Svezia e Olanda e resteranno a terra gli aerei anche in Ungheria e parte della Romania. A Singapore, uno dei principali snodi mondiali per il traffico aereo diretto in Europa, finora sono stati cancellati 22 voli, con i passeggeri che affollano l'aerostazione perché non ci sono più posti in albergo. L'autorità militare Usa ha dovuto cambiare i percorsi di molti voli, fra i quali quelli per l'evacuazione dei feriti in Afghanistan e Iraq, secondo quanto riferito da un portavoce del Pentagono.Secondo l'associazione che raggruppa le compagnie aeree, la Iata, il caos per la nube sta costando alle compagnie più di 200 milioni di dollari al giorno. I vulcanologi sostengono che, se l'eruzione continuerà, la nube potrà causare problemi al traffico aereo per un periodo fino a sei mesi. Oltre ai problemi al traffico aereo, le autorità sanitarie mondiale hanno detto che la polvere vulcanica potrebbe causare danni alle persone con difficoltà respiratorie.
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