mercoledì 16 settembre 2020
Nel discorso sull'Unione, la presidente della Commissione rilancia la necessità di un vertice globale sulla sanità
Von der Leyen: investimenti green e salari minimi

Ansa

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“Non lasciare indietro nessuno”, progettare e realizzare un’Europa moderna (“banda larga anche nel più piccolo villaggio”), conseguire “un vero piano per la ripresa” (Next Generation Eu). Nel suo primo “Discorso sullo stato dell’Unione”, pronunciato oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha svolto un lungo elenco di interventi da realizzare su scala europea, con una rafforzata collaborazione tra Stati membri e istituzioni comunitarie. Un’ora e mezza di discorso (lunghezza inconsueta per Bruxelles), più volte interrotto dagli applausi di gran parte dei deputati, che al termine dell’intervento si sono alzati per un ulteriore battimani.

La pandemia da Covid-19 ha segnato e attraversato l’intero discorso e di fatto modificato e riplasmato l’intera agenda Ue. “Dobbiamo costruire una ‘Unione della sanità’ – ha affermato Von der Leyen –. Con organizzeremo un vertice globale sulla sanità in Italia”, allo scopo di “dimostrare che l’Europa c’è per proteggere i suoi cittadini”.

“Gli europei vogliono uscire da questa situazione creata dal coronavirus, da questa fragilità, dall’incertezza. Sono pronti per un cambiamento e sono pronti ad andare avanti”. “Questo è il momento per l’Europa, verso una nuova vitalità” ha proseguito Von der Leyen, spaziando da affermazioni di principio (“abbiamo scoperto di essere una comunità fragile”) a proposte concrete e progetti per il futuro, soprattutto in materia economica, ambientale e della tutela a 360° dei diritti dei cittadini.

Il primo, lungo capitolo dell’intervento si è concentrato sull’emergenza sanitaria: “Nessuno sarà sicuro finché non saremo sicuri tutti”, ha dichiarato l’oratrice; da qui gli investimenti per giungere al più presto a un vaccino disponibile per tutti e l’annuncio del Global Health Summit che si dovrà tenere prossimamente in Italia. Von der Leyen ha osservato: “Il cambiamento che stiamo progettando non dev’essere imposto dall’emergenza della pandemia, ma rispondere a un progetto di trasformazione” dell’economia (Green Deal), degli stili di vita, della presenza Ue nel mondo.

Sul tavolo anche l'abolizione del regolamento di Dublino in team di immigrazione: "Posso annunciare che aboliremo il regolamento di Dublino. Lo rimpiazzeremo con un nuovo sistema europeo di governance delle migrazioni. Avrà strutture comuni per l'asilo e per i rimpatri", insieme a "un forte meccanismo di solidarietà" ha affermato Von der Leyen.

"Tutti devono accedere ai salari minimi, anche attraverso la contrattazione collettiva. I salari minimi funzionano, è giunto il momento che il lavoro ripaghi" ha sottolineato in uno dei passaggi del discorso la presidente della Commissione europea nel suo intervento sullo Stato dell'Unione. "Il dumping salariale danneggia i lavoratori e gli imprenditori onesti, mette a repentaglio la concorrenza sul mercato del lavoro - ha aggiunto von der Leyen - per questo faremo una proposta per un salario minimo in tutti gli Stati dell'Unione".

“La pandemia non è superata, per questo dobbiamo anzitutto esserci per chi ha bisogno”, “unendo le nostre forze”. Malattia, disoccupazione e povertà le tre grandi questioni da affrontare con urgenza, “anche attraverso la costruzione di un’economia umana”.

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