giovedì 29 aprile 2010
La controversa clinica svizzera Dignitas, «specializzata» nel suicidio assistito, soprattutto di malati terminali, si trova oggi al centro dei sospetti per il ritrovamento di decine di urne contenenti ceneri umane in fondo al lago di Zurigo, nelle cui vicinanze ha sede la struttura. La notizia sul "Times" di Londra.
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La controversa clinica svizzera Dignitas, «specializzata» nel suicidio assistito, soprattutto di malati terminali, si trova oggi al centro dei sospetti per il ritrovamento di decine di urne contenenti ceneri umane, ritravare in fondo al lago di Zurigo, sulle cui sponde ha sede la clinica.La vicenda è riportata da The Times. Il quotidiano inglese spiega che i sommozzatori hanno riportato in superficie oltre 50 urne. «Poi abbiamo smesso di contarle», ha dichiarato un poliziotto svizzero. Il giornale spiega che già 18 mesi fa un ex impiegato della Dignitas aveva rivelato che la clinica aveva gettato nel lago almeno 300 contenitori. Dalla clinica non arriva nessuna dichiarazione, ma le urne hanno il logo del crematorio Nordheim, lo stesso di cui si serve la struttura. La Dignitas ha propiziato il suicidio di circa mille persone, di cui molti stranieri, che vanno in Svizzera per aggirare le leggi che negli altri Paesi europei proibiscono l'eutanasia. Il Times osserva che la questione di dove vanno a finire i resti dei "suicidi" è fondamentale perché il leit motiv della Dignitas è di accompagnare il soggetto alla morte «con dignità». E' stata aperta un'inchiesta per valutare se lo "smaltimento" delle urne nel lago contravviene alle leggi sulla protezione ambientale o se viola la dignità della morte e l'eventuale contratto tra la società addetta alla cremazione e la famiglia dello scomparso.
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