martedì 14 marzo 2023
I sequestri ad Haiti si susseguono in modo incessante al ritmo di quattro al giorno. Responsabili sono le gang che hanno preso in ostaggio il Paese
Un gruppo di sfollati ad Haiti

Un gruppo di sfollati ad Haiti - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Gli incappucciati lo hanno atteso vicino alla sua residenza, nel cuore di Croix-des-Bouquets, sobborgo alle porte di Port-au-Prince. Quando padre Jeanne-Yves Médidor è uscito, gli si sono gettati addosso e lo hanno caricato sull'auto. Il rapimento del religioso dei chierici di Saint-Viateur è avvenuto venerdì ma la notizia è arrivata ieri.

I sequestri ad Haiti si susseguono in modo incessante al ritmo di quattro al giorno. Responsabili sono le gang. In origine braccio armato di politici e imprenditori locali contro i rivali, ormai le bande sono diventate indipendenti, grazie ai proventi di rapimenti ed estorsioni. E hanno preso in ostaggio il Paese.

L'area di Croix-des-Bouquets è controllata dal gruppo dei 400 Mawzoo, tra le più attive nella cattura di ostaggio. «Mentre pensiamo a padre Yves non dimentichiamo tutti gli altri prigionieri. L'ora è grave», ha commentato padre Dudley Pierre, superiore dei chierici di Saint-Viateur. Tutti ormai sono a rischio, inclusi sacerdoti e religiosi, prima intoccabili per il lavoro di assistenza alla popolazione.

IL REPORTAGE DI LUCIA CAPUZZI DA HAITI

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: