giovedì 8 febbraio 2024
Per mesi avevano legato i finanziamenti a un giro di vite sui migranti, ma ora il pacchetto bipartisan è stato bocciato al Senato. Stasera una nuova votazione sui fondi per Ucraina e Israele
Edifici sventrati dai raid nella città di Avdiivka, nell'Ucraina orientale, assediata dai russi

Edifici sventrati dai raid nella città di Avdiivka, nell'Ucraina orientale, assediata dai russi - Reuters

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Nuovo tentativo stasera in Senato Usa per ottenere il via libera ai fondi destinati all'Ucraina dopo la bocciatura da parte dei repubblicani del disegno di legge bipartisan da 118 miliardi di dollari - sostenuto dal presidente Joe Biden - che collegava sicurezza dei confini interni e stretta sui migranti agli aiuti per Kiev (60 miliardi) e per Israele.

Per uscire dallo stallo, il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer ha proposto un secondo voto per approvare gli aiuti esteri senza le norme sull'immigrazione. «Il Senato - ha spiegato - si riunirà giovedì a mezzogiorno per permettere ai nostri colleghi repubblicani di riflettere durante la notte e di chiarirsi le idee».

I democratici accusano i Gop di tenere posizioni non coerenti perché troppo condizionati dalla linea di Donald Trump che non accetta compromessi. Per mesi i repubblicani avevano legato gli aiuti a Kiev a un giro di vite sui migranti che arrivano al confine tra Stati Uniti e Messico. Il pacchetto bipartisan però è stato bocciato da molti repubblicani spinti da Trump - questo la ricostruzione dei democratici - a non concedere nulla a Biden anche se questo può significare anche sabotare le proprie priorità.

Il piano B studiato da Schumer prevede così il voto di una nuova mozione: il pacchetto di risorse comprenderà solo i fondi per l'Ucraina e Israele, ovvero solo misure di politica estera, stralciando quindi la parte sui migranti e sui confini interni.

Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha espresso su X una dura condanna dell'atteggiamento dei repubblicani: «Cari senatori Repubblicani d'America - ha scritto -, Ronald Reagan, che ha aiutato milioni di noi a riconquistare la libertà e l'indipendenza, si starà rivoltando nella tomba oggi. Vergognatevi».

I russi accerchiano la città di Avdiivka nel Donetsk

Sul terreno ucraino le forze russe stanno intensificando gli sforzi per conquistare la città orientale di Avdiivka, nel Donetsk, accerchiata da mesi. Secondo gli analisti, il presidente Vladimir Putin ha indicato all'esercito la presa di Avdiivka come una priorità in vista delle elezioni presidenziali di marzo.

Stanno assaltando «con grande spiegamento di forze», ha riferito il sindaco Vitaly Barabach in televisione, descrivendo la situazione come «semplicemente irreale»: «Purtroppo il nemico ci sta attaccando da tutti i lati, non c'è una sola parte della nostra città che sia più o meno tranquilla.

Secondo l'intelligence britannica, nelle ultime quattro settimane circa 600 munizioni guidate sono state lanciate contro le posizioni ucraine ad Avdiivka da aerei tattici. In particolare, martedì scorso (5 febbraio), gli aerei russi hanno aumentato il numero di attacchi con munizioni guidate da 30 a 50 al giorno, il 66% in più rispetto alle due settimane precedenti. «La Russia quasi certamente continuerà la sua pressione offensiva in quest'area nelle prossime settimane - conclude il rapporto -, con un notevole uso di aerei tattici per sostenere i suoi sforzi».

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