mercoledì 10 aprile 2024
Il 15 e 16 giugno a Lucerna la Conferenza internazionale per la road-map. I russi avanzano nel Donetsk: conquistato il paese di Pervomaiske. Il Tribunale dell’Ue revoca le sanzioni a due oligarchi
Un autobus tra le rovine alla stazione ferroviaria di Kostiantynivka

Un autobus tra le rovine alla stazione ferroviaria di Kostiantynivka - Reuters

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«Se l'idea è quella che dobbiamo cedere territori, è un'idea primitiva». Ha risposto così, in un’intervista a Politico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle indiscrezioni sul presunto piano di pace di Donald Trump pubblicate dal Washington Post. E ha detto di aver invitato l’ex presidente degli Stati Uniti, in corsa per la Casa Bianca il 5 novembre, ad andare a vedere sul campo la situazione. A ulteriore conferma che l’esito del voto presidenziale negli Usa avrà un impatto sul conflitto. Trump aveva detto di aver pronto un piano per far cessare la guerra «in 24 ore», ma aveva anche smentito la rivelazione di stampa che il piano consistesse nella cessione a Mosca della Crimea e del Donbass.

Il piano di Zelensky in 10 punti, in linea con la Carta dell’Onu, sarà presentato a una Conferenza di pace ospitata in Svizzera, a Lucerna, il 15 e il 16 giugno. Il leader ucraino punta a ottenere l’assenso di principio di 80-100 Paesi, tra cui parecchi del Sud globale, in vista di una seconda conferenza alla quale “ammettere” Mosca. Le date sono scelte per consentire la partecipazione del presidente americano Joe Biden, dal 13 al 15 giugno in Puglia per il G7. Per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, «dietro» l'iniziativa «ci sono i democratici americani che hanno bisogno di fotografie e video di eventi che indicherebbero che il loro progetto "Ucraina" è ancora a galla. Le elezioni negli Stati Uniti sono tutto, l'Ucraina non è niente».

Da Washington è arrivato il via libera del Dipartimento di Stato alla vendita a Kiev di riparazioni critiche e pezzi di ricambio per sistemi missilistici Hawk per 138 milioni di dollari. «L'Ucraina ha un urgente bisogno di aumentare le sue capacità di difesa dagli attacchi missilistici russi», affermato il Dipartimento. Resta in attesa di approvazione al Congresso il pacchetto di aiuti militari da 60 miliardi, bloccato dai repubblicani.

Se Trump frena sul sostegno a Kiev, in chiave elettorale anti Biden, in maniera opposta si muove il presidente argentino Javier Milei, suo grande ammiratore. Il leader ultraliberista ha detto che, quando verrà in Europa a metà giugno, vorrebbe fare una tappa da Zelensky. Aggiungendo di voler ospitare a Buenos Aires un forum in difesa della libertà dell’Ucraina e di stare valutando la fornitura di armi a Kiev.

Sul terreno si registra la caduta in mano russa, dopo un anno e mezzo di combattimenti, del villaggio di Pervomaiske nel Donetsk. E sono salite a tre le vittime dell’attacco di martedì a Kostyantynivka. Nel sudest, la contraerea ha abbattuto 14 dei 17 droni lanciati su Odessa e Mykolaiev dove è stato attaccato un impianto energetico. Fermati anche due missili teleguidati. Nel nordest, le truppe di Mosca hanno colpito in 14 attacchi distinti sei paesi nelle vicinanze di Sumy con colpi di mortaio, artiglieria, lanciagranate e razzi. Registrate almeno 50 esplosioni. Allarmi antiaerei sono risuonati anche nelle regioni di Nikolaev, Dnepropetrovsk e Kirovograd, nonché in alcune parti di Zaporozhye e Kherson. Segnalate nuove esplosioni a Zaporizhzhia dove la centrale nucleare più grande d’Europa, in mano ai russi, da giorni è sotto attacco con droni.

Un soldato russo nel Donetsk meridionale

Un soldato russo nel Donetsk meridionale - Ansa / fermoimmagine da video del Ministero della Difesa russo

In territorio russo la difesa aerea ha abbattuto cinque droni ucraini sulla regione di Bryansk. Al largo della costa occidentale della Crimea occupata dai russi si è schiantato sul Mar Nero un elicottero Mi-24 della Difesa russa «probabilmente per un guasto».

Da parte dell’Unione Europea è in preparazione il 14° pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione Russa e di chi sostiene il regime di Vladimir Putin. il Tribunale Ue ha revocato le sanzioni agli oligarchi Petr Aven (con passaporto anche lettone) e Mikhail Fridman (anche israeliano), soci del gruppo Alfa che controlla tra l'altro l'Alfa Bank. Al vetriolo il commento su X di Julia Navalnaya, vedova dell’attivista e oppositore Alexeij Navalny: «Gli anti russi in Europa affrontano molti problemi, ma per gli oligarchi russi tutto è facilmente risolvibile con i soldi».

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