mercoledì 26 febbraio 2014
Venti di secessione: in Crimea allertata la flotta russa di stanza nel Mar Nero. Kerry: sia rispettata l'integrità territoriale. Candidato premier il capogruppo del partito di Timoschenko.
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"Abbiamo detto molto chiaramente che ogni paese deve rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina. La Russia ha risposto che lo farà e noi pensiamo sia molto importante che mantenga la parola". Lo ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry, in un'intervista all'emittente Msnbc. Sulla transizione ucraina incombe infatti la rabbia della Russia, con la Duma che ha bollato come "illegittimi" il ritorno alla Costituzione del 2004 e gli altri provvedimenti degli ultimi giorni. E questo mentre dall'est e dal Mar Nero soffiano venti di secessione. È stata rafforzata la sicurezza intorno alla flotta del Mar Nero nella base di Sebastopoli in Crimea. Nella penisola, Repubblica Autonoma in Ucraina, si sono registrati scontri tra la maggioranza vicina alla Russia, inclusa la popolazione locale dei tatari musulmani, e i filo-Kiev. Il Parlamento di Simferopoli, capitale della Crimea, non ha voluto discutere di una possibile secessione.Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha chiesto all'Osce di "condannare" la "crescita dei sentimenti nazionalisti e neo-fascisti" in atto nella parte occidentale del Paese vicino. Lavrov ha avvertito che "qualsiasi forma di sostegno" a Kiev deve essere accordata solo "su richiesta delle autorità legittime".Intanto il procuratore generale aggiunto Mykola Golomcha afferma che il defenestrato presidente Viktor Ianukovich è ancora in Ucraina. Smentite dunque le voci che lo davano per fuggito in Russia. Per l'ex presidente la procura ha chiesto un mandato d'arresto internazionale per "uccisione di massa".In un ulteriore passo per rimuovere l'eredità del presidente filo-russo Ianukovich, è stato sciolto il Berkut, il corpo speciale della polizia anti-sommossa responsabile della feroce repressione delle settimane scorse.Nella serata di mercoledì Arseni Iatseniuk, il capogruppo del partito di Iulia Timoshenko, Patria, è stato presentato come "candidato premier" a Kiev in una piazza Indipendenza affollata di gente. Sulla Maidan, epicentro delle proteste europeiste, era riunita un'assemblea popolare chiamata a pronunciarsi sulle candidature per il nuovo governo, il cui insediamento è previsto per giovedì. Tra i requisiti prescritti agli aspiranti c'è quello di non aver esercitato funzioni governative dall'inizio del 2010, quando salì al potere Ianukovich.Sul fronte economico, la banca centrale di Kiev ha chiesto ufficialmente aiuto al Fondo Monetario Internazionale dopo che le riserve in valuta sono scese al minimo di 15 miliardi di dollari. Da Bruxelles il segretario generale della Nato ha avvertito che l'Alleanza "dà per scontato che tutti i Paesi rispettino la sovranità, l'indipendenza e l'integrità teritoriale dell'Ucraina".

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