martedì 11 marzo 2014
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Il Parlamento della Crimea proclama la propria indipendenza dall'Ucraina, primo passo verso l'annessione alla Russia che sarà votato da un referendum il 16 marzo. E lo fa citando il precedente del Kosovo, l'ex provincia autonoma della Serbia che il 17 febbraio 2008 proclamò, con atto unilaterale, l'indipendenza da Belgrado. Un'indipendenza che però la stessa Russia, che oggi si fa forte di quel precedente, non ha mai riconosciuto.In particolare, il parlamento di Simferopoli cita, nella sua delibera, la decisione della Corte internazionale di giustizia dell'Aja del 22 luglio 2010 che, con un parere consultivo, dichiarò che l'indipendenza del Kosovo "non ha violato il diritto internazionale generale, né la risoluzione 1244 delle Nazioni Unite, né il quadro costituzionale". Con la risoluzione 1244, adottata nel 10 giugno del 1999, la comunità internazionale aveva infatti posto il Kosovo sotto l'amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite dopo che i bombardamenti Nato avevano posto fine a due anni di guerra tra la Serbia di Slobodan Milosevic e l'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) di etnia albanese. Secondo la Corte dell'Aja, la 1244 (che aveva lasciato aperta la questione del futuro status del Kosovo) "non contiene divieti", né "preclude" la proclamazione dell'indipendenza.Ad oggi sono 106 i Paesi (sui quasi 200 rappresentati all'Onu) che hanno riconosciuto il Kosovo indipendente, fra i quali gli Stati Uniti e 23 dei 28 Paesi Ue, Italia compresa. In Europa restano contrari la Grecia, Cipro, Romania, Slovacchia e Spagna, tutti alle prese con minoranze e spinte autonomiste che potrebbero far leva sullo status del Kosovo. Per lo stesso timore di risvegliare le aspirazioni indipendentiste della Cecenia o delle altre repubbliche della Federazione, neanche Mosca - forte alleata di Belgrado insieme alla Cina - ha mai riconosciuto le autorità di Pristina. Ma paradossalmente oggi cita il precedente del Kosovo in favore della "sua" Crimea.Ma le differenze tra la crisi in Crimea e il Kosovo non mancano: l'indipendenza di Pristina è arrivata dopo 13mila vittime e più di 1500 dispersi nella guerra con la Serbia (al culmine di anni di discriminazioni subite dalla maggioranza albanese dell'allora provincia) e dopo quasi 10 anni di protettorato Onu. Inoltre Pristina si è resa indipendente senza annettersi a nessuno altro Stato, cosa che invece Simferopoli tenterà di fare con il referendum di domenica prossima.
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