lunedì 8 febbraio 2010
Nelle presidenziali in Ucraina il leader filorusso Viktor Ianukovich è avanti  dopo lo scrutinio del 90,18 delle schede, con tre punti di vantaggio sulla premier Iulia Timoshenko.
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Si conferma in vantaggio il leader filorusso Viktor Ianukovich per il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Ucraina dopo lo scrutinio del 90,18% dello spoglio, con il 48,49% dei voti. L'altra candidata, la premier uscente Iulia Timoshenko, ha finora il 45,86% dei voti. Lo ha reso noto la Commissione elettorale centrale.La Timoshenko deve dimettersi, ha dichiarato Ianukovich dopo che i primi exit poll lo hanno dato per vincente. "Penso che Iulia Vladimirovna (Timoshenko) debba prepararsi a dimettersi. Lei lo sa bene. E in ogni caso penso che le sarà fatta una tale proposta", ha detto Ianukovic parlando alla tv Inter. "Lavorerò per formare una nuova maggioranza in parlamento", ha aggiunto.Un epitaffio per la rivoluzione arancione: se anche lo scrutinio, come sembra, confermerà la sentenza unanime dei cinque exit poll a favore del leader filorusso Viktor Ianukovich, le elezioni presidenziali ucraine segneranno il 'de profundis' di una rivolta di piazza che a fine 2004 aveva acceso i sogni di democrazia, benessere e integrazione europea. E consacrerà la rivincita di Ianukovich, che cinque anni fa, sull'onda della protesta popolare, si vide annullare per brogli la sua prima elezione alla 'Bankova', la sede della presidenza.Dal quartier generale di Ianukovich, dove i sorrisi si sprecano, la Timoshenko è già stata invitata a riconoscere la sconfitta, dimostrando così di essere una "politica europea". Per ora non sembra proprio questa la linea di 'Iulia', che alla vigilia del voto aveva minacciato anche una seconda rivoluzione arancione in caso di brogli di massa. Ma, a parte alcuni episodi isolati, e la singolare protesta in topless di un gruppo di femministe nel seggio di Ianukovich, il voto sembra essersi svolto tranquillamente e regolarmente, con un'affluenza del 69,16% (66,5% al primo turno).Probabilmente 'Iulia' combatterà la sua battaglia sino in fondo, in particolare nei tribunali e nella commissione elettorale, che deve proclamare il vincitore entro dieci giorni: tra un mese invece è previsto l'insediamento del nuovo Capo dello Stato. Intanto però è il suo rivale a promettere manifestazioni di massa, portando oggi 50 mila militanti a Kiev, in particolare per presidiare gli edifici statali più importanti, a partire dalla commissione elettorale, già presidiata da decine delle sue tende blu "per garantire elezioni trasparenti". E ieri sera, due ore dopo la chiusura dei seggi, parlava già da presidente dell'Ucraina in pectore, con toni ecumenici e l'entusiasmo per l'apertura di "una nuova pagina nella storia del Paese". "Voglio ringraziare tutti gli elettori che sono andati a votare, a prescindere da chi hanno scelto", ha esordito, promettendo riforme e benessere "in qualsiasi parte del Paese".Il primo problema per il nuovo presidente sarà trovare una solida maggioranza in parlamento. Lo staff di Ianukovich, sentendo la vittoria in tasca, ha annunciato a urne ancora aperte che le consultazioni inizieranno già domani. L'obiettivo è evitare elezioni politiche anticipate in primavera, che alimentereberro l'instabilità di un paese sull'orlo della bancarotta. Se Ianukovich sarà confermato vincitore, entrambi i protagonisti della rivoluzione arancione rischiano il tramonto politico, dopo aver seminato sfiducia e disincanto nel Paese: il presidente uscente Viktor Iushenko può già cominciare la cerimonia degli addii, dopo l'umiliante sconfitta al primo turno (poco più del 5%), mentre la tigre 'Iulia', un tempo sua ex alleata e poi nemica, potrebbe non graffiare più, restando inchiodata nelle file dell'opposizione.
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