martedì 13 febbraio 2024
L'azione contro un posto militare sul confine tra i due Paesi riaccende la tensione. Scambio di accuse tra Erevan e Baku, che minaccia nuovi attacchi. In stallo i colloqui di pace.
Immagine d'archivio: un carro armato armeno colpito da un attacco azero

Immagine d'archivio: un carro armato armeno colpito da un attacco azero

COMMENTA E CONDIVIDI

E’ salito a 4 il numero dei militari armeni uccisi da un attacco a distanza dell’esercito azero. Il Ministero della Difesa armeno aveva dichiarato, in un comunicato pubblicato su Telegram, che due suoi soldati erano stati uccisi dal fuoco azero e diversi altri feriti in una postazione di combattimento vicino al villaggio meridionale armeno di Nerkin Hand. Poche ore dopo si è appreso che il numero di morti è raddoppiato e altri soldati versano in gravi condizioni.

Il servizio di frontiera dell'Azerbaigian per suo conto ha confermato di aver messo in atto «un'operazione di vendetta», in rappresaglia a una «provocazione» delle forze armene, avvenuta il giorno precedente. Baku ha anche annunciato che ulteriori atti ostili verranno affrontati con misure più dure, sostenendo che «la leadership militare e politica dell'Armenia è pienamente responsabile dell'incidente». Secondo il Ministero della Difesa azero lunedì sera militari armeni hanno sparato contro le posizioni azere lungo un tratto nord-occidentale del confine, a circa 300 chilometri da Nerkin Hand. Ma il ministero della Difesa armeno ha negato che sia mai accaduto alcuno scontro.

Armenia e Azerbaigian sono in conflitto da oltre tre decenni per il Nagorno-Karabakh, riconquistato dall'Azerbaigian a settembre con un'offensiva lampo, provocando un rapido esodo dell’intera minoranza cristiana, circa 130mila persone, verso il territorio armeno. Negli ultimi mesi i colloqui di pace sono apparsi in una fase di stallo, con entrambe le parti che accusano l'altra di sabotare il processo diplomatico. Soprattutto da quando l’Azerbaigian ha dispiegato un maggior numero di uomini e mezzi in direzione del confine sud, che affaccia su uno stretto corridoio di 43 chilometri, in territorio armeno, la cui conquista creerebbe un passaggio diretto dall’Azerbaigian alla Turchia, grande alleato di Baku. La frontiera sud amena tuttavia si affaccia sull’Iran e Teheran ha più volte intimato a Turchia e Azerbaigian di non creare instabilità sul confine iraniano. Ma proprio la posizione di Teheran nel conflitto mediorientale e la sua pressione internazionale che ne riceve, potrebbe fare gola all’Azerbaigian per aprire un nuovo fronte e intaccando la sovranità armena senza tuttavia sconfinare in Iran, che secondo diversi analisti internazionali in questo momento non potrebbe opporre alcuna reazione se Baku con il favore della Turchia tentasse il blitz lasciando intatta la frontiera iraniana.



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: