lunedì 13 agosto 2018
La lira turca continua a scendere trascinando con sé le altre borse mondiali. Colpito in particolare il titolo Unicredit. Secondo il governo del paese asiatico vi sarebbe un complotto internazionale.
Il presidente turco Erdogan insieme al genero, il ministro delle Finanze Berat Albayrak, Ansa

Il presidente turco Erdogan insieme al genero, il ministro delle Finanze Berat Albayrak, Ansa

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Continua la crisi della lira turca e il suo impatto negativo sulle borse europee e anche mondiali che hanno aperto, questa mattina, tutte in rosso. Il portavoce del presidente Ibrahim Kalin ha scritto su Twitter che l'economia di Ankara è forte e nessuno dovrebbe dare seguito a notizie e azioni speculative. Nel tweet Kalin ha anche reso noto che la banca centrale, l'autorità di vigilanza e le altre istituzioni stanno facendo i passi necessari per raggiungere la stabilità finanziaria. Come effetto della crisi Milano è scesa ancora ed è salito lo spread come era capitato la scorsa settimana. E’ il titolo Unicredit, in particolare, con un -2,2%, a scontare l'esposizione alla Turchia. Giù anche Ubi (-1,2%), Intesa (-0,8%), Bper (-1,2%), Banco Bpm (-1,4%) e Mediobanca (-2%). Tra le aziende blue chip tengono Eni e Saipem, Fca perde l'1,6% sotto i 14 euro, Leonardo giù dell'1,5%. Nel settore energia scendono Snam e Italgas. Per adesso il listino non sembra aver avuto particolari reazioni alle dichiarazioni di esponenti del governo sui mercati, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, che teme un'aggressione all'Italia dei fondi speculativi, e il vicepremier Luigi Di Maio che non prevede un attacco sui mercati.

Secondo Ankara vi sarebbe un complotto internazionale

Fra i titoli in crescita ci sono Unipol (+0,4%), che venerdì ha presentato i conti, Cnh (+0,22%), Eni (+0,16%) e Moncler (+0,19%). Insomma le Borse europee si sono mosse al ribasso, dopo il nuovo crollo della lira turca, che ha segnato un nuovo minimo. Un tonfo che ha portato alle contromosse della Banca centrale che, in una nota di stamane, si dice pronta a prendere "tutte le misure necessarie" per assicurare la stabilità finanziaria e fornire agli istituti di credito "tutta la liquidità necessaria". Secondo il governo di Ankara la Turchia sarebbe vittima di un complotto internazionale e la procura di Istanbul ha aperto un'indagine su individui sospettati di essere coinvolti in azioni che minacciano la sicurezza economica della nazione impegnandosi a intraprendere azioni legali contro tutte le notizie e i resoconti dei social media che ritiene funzionali all'obiettivo di questo attacco.

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