martedì 8 dicembre 2015
Il candidato alla nomination repubblicana: bloccare i nuovi ingressi. La Casa Bianca: "non sono questi i nostri valori".
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Una "completa e totale chiusura" all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti, fino a quando "i rappresentanti del nostro Paese non avranno capito cosa sta succedendo". Una proposta choc nell'America avvolta dalla paura dopo l'attacco a San Bernardino. Ancora una volta il candidato per la nomination repubblicana nella corsa alla Casa Bianca Donald Trump alza il tiro tentando di tirare a sè un'opinione pubblica spaventata e spiazzata, proprio mentre il presidente Barack Obama tenta di rassicurare, di invitare all'unità pur nella consapevolezza del pericolo, della necessità di restare vigili, insieme con la comunità musulmana in America, in un appello all'unità contro la paura. E per questo Obama ha parlato di domenica sera alla nazione dallo studio ovale, in un intervento sì criticato dai repubblicani, che hanno tacciato il commander in chief di "debolezza", ma che non sono arrivati fino a chiedere "misure drastiche" al pari di Trump.    Il miliardario di New York ha lanciato ieri la sua "sfida" con un comunicato diffuso dallo staff della sua campagna elettorale: "Donald J. Trump chiede una totale e completa chiusura all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti fino a quando i rappresentanti del nostro Paese non capiscono cosa sta succedendo", si legge nella nota, che cita uno studio di Pew Research "tra gli altri, secondo cui c'è grande odio verso gli americani tra una grande fetta della popolazione musulmana". Quindi una sfilza di numeri, tra cui uno studio del Center for Security Policy, un think tank di base a Washington, secondo cui il 25% degli interpellati hanno sottolineato che la violenza contro gli americani negli Usa è giustificata come "parte della jihad globale". Il suo portavoce, Corey Lewandowski, alla domanda su chi sarebbe oggetto di questa 'restrizionè, se immigrati o anche studenti e turisti, ha risposto: "Tutti".  Immediata e secca la reazione della Casa Bianca: le parole di Donald Trump "sono totalmente contrarie ai nostri valori come americani, ma anche contrari alla nostra sicurezza", ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes interpellato dalla Cnn. Coro unanime di condanna anche da parte degli altri candidati in corsa per la nomination, sia democratici che repubblicani. Intanto dall'Egitto l'autorità egiziana che emette gli editti religiosi (fatwa), la "Dar el Iftaa" del Cairo ha aspramente criticato le dichiarazioni fatte ieri sera dal candidato Trump. Sono "dichiarazioni senza senso perché l'Islam è per la coesistenza e la cooperazione tra gli esseri umani. È ingiusto che i musulmani siano puniti per colpa di un gruppo terrorista i cui atti criminali sono ripudiati dalla Sharia. Il terrorismo e l'estremismo non possono essere limitati ad una religione precisa o ad uno Stato in particolare".
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