
Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent e il vice primo ministro ucraino, Yulia Svyrydenko firmano l'intesa sulle terre rare a Washington - REUTERS
Cosa prevede l’accordo sulle terre rare, concluso mercoledì a Washington tra Stati Uniti e Ucraina e che arriva dopo mesi di trattative (e tensioni)? La gestazione dell’accordo, firmato dal segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e dal vice primo ministro ucraino Yulia Svyrydenko è stata travagliata. E a rischio fino all’ultimo. Secondo il quotidiano Politico, Stati Uniti e Ucraina hanno firmato in totale tre documenti nell'ambito dell'accordo. La firma è rimasta incerta negli ultimi giorni, ha aggiunto il quotidiano, spiegando che "l'Ucraina si era rifiutata di firmare il patto economico principale e due accordi tecnici collaterali". Un funzionario statunitense - riporta sempre Politico - ha confermato che le parti hanno firmato tutti e tre gli accordi dopo che l'Ucraina ha richiesto alcune modifiche dell'ultimo minuto e il Tesoro statunitense ha cercato di tenere il punto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l'accordo "davvero equo".
Secondo quanto riporta la Reuters, l’intesa garantirà agli Stati Uniti un accesso preferenziale ai minerali ucraini e sarà legato agli investimenti per la ricostruzione dell'Ucraina. L’intesa prevede la costituzione di un “Fondo di investimento per la ricostruzione”, gestito congiuntamente da Kiev e Washington in un partenariato paritario. I profitti del Fondo saranno investiti esclusivamente in Ucraina, alla quale non verrà chiesto di ripagare alcun "debito". Kiev avrà "il pieno controllo del suo sottosuolo, delle sue infrastrutture e delle sue risorse naturali", ha assicurato il premier ucraino Denys Shmygal.
L'accordo finanzierà solo progetti minerari, petroliferi e del gas, nonché infrastrutture e processi di lavorazione in Ucraina per i primi 10 anni, dopodiché' "gli utili potranno essere distribuiti tra i partner". "Il trasferimento e lo sviluppo di tecnologie sono una componente importante dell'accordo, perché' abbiamo bisogno non solo di investimenti, ma anche di innovazione", ha affermato la ministra dell'Economia ucraina, Yulia Svyrydenko. Svyrydenko ha aggiunto che l'intesa non avrà alcun impatto sulla richiesta di integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea.
Secondo quanto riportato dalla Bcc, le risorse minerarie rimarranno di proprietà dell'Ucraina e Kiev sceglierà dove effettuare l'estrazione. La partnership tra Stati Uniti e Ucraina sarà paritaria, al 50/50. Gli Stati Uniti svolgeranno un ruolo nel contribuire ad attrarre investimenti e tecnologie per i progetti in Ucraina. Come parte dell'accordo, gli Stati Uniti forniranno nuovi aiuti a Kiev, che potrebbero includere, ad esempio, sistemi di difesa aerea.
Secondo il Washington Post, l'accordo non fornisce garanzie concrete di sicurezza all'Ucraina, ma stabilisce un "allineamento strategico a lungo termine" tra le due nazioni e promette agli Stati Uniti "sostegno alla sicurezza, alla prosperità, alla ricostruzione e all'integrazione dell'Ucraina nel contesto economico globale".
Kiev stima che circa il 5% delle "materie prime critiche" mondiali si trovi in Ucraina. Tra queste, circa 19 milioni di tonnellate di riserve accertate di grafite, che secondo l'agenzia statale del Servizio Geologico Ucraino rendono la nazione "uno dei primi cinque paesi leader" per la fornitura di questo minerale. La grafite viene utilizzata per produrre batterie per veicoli elettrici. L'Ucraina possiede anche significativi giacimenti di titanio e litio.