martedì 2 febbraio 2010
MInaccia di sanzioni alle aziende americane che vendono armi a Taiwan. Intanto si apre un altro fronte di tensione per la visita del Dalai Lama negli Usa: se Obama lo incontra, relazioni danneggiate, avverte Pechino.
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La Cina dice che andrà avanti con le sanzioni che ha minacciato di adottare nei confronti delle società americane che vendono armi a Taiwan, a meno che non vengano sospese le vendite. Un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu, ha detto in una conferenza stampa oggi che la vendita di armi Usa a Taiwan danneggia fortemente gli interessi centrali della Cina.Venerdì scorso l'amministrazione Obama ha annunciato la vendita di una partita di missili, elicotteri e altre attrezzature militari per 6,4 miliardi di dollari a Taiwan. La Cina ha detto che le società americane interessate dalla vendita di armi a Taiwan dovranno affrontare "le relative sanzioni".Fra le società in questione figurano Sikorsky Aircraft, unità della United Technologies, Lockheed Martin, Raytheon e McDonnell Douglas, unità di Boeing.La Cina e Taiwan, che sono stati sull'orlo della guerra, dopo il disgelo si sono concentrati sulla creazione di legami economici anziché sul loro futuro politico. Una soluzione non violenta è incerta a oltre 60 anni dalla vittoria comunista nella guerra civile cinese, che costrinse il Partito nazionalista a rifugiarsi a Taiwan, su cui la Cina rivendica la sovranità.Pechino non ha fissato dei tempi per la riunificazione, ma la leadership dice che lo status quo non durerà per sempre.Di nuovo il Dalai Lama.  I rapporti diplomatici fra Stati Uniti e Cina verranno danneggiati se il presidente americano Barack Obama incontrerà il Dalai Lama. È questo il monito che giunge oggi dal partito comunista cinese, per bocca di un alto funzionario, Zhu Weiqun. Ogni incontro fra Obama e il leader tibetano in esilio "minerebbe seriamente le fondamenta politiche delle relazioni sino-americane", ha detto ai giornalisti.La Cina spera che l'incontro non abbia luogo, ma prenderà "misure corrispondenti" se si svolgerà come previsto, ha detto Zhou, "se il leader americano sceglierà d'incontrare il Dalai Lama, ciò minerà sicuramente la fiducia e la comprensione fra Stati Uniti e Cina". Le sue parole giungono dopo l'incontro della settimana scorsa fra esponenti del partito comunista cinese e due inviati del Dalai Lama, il primo dopo 15 mesi. L'incontro non ha prodotto risultati concreti.Obama ha rinunciato a ricevere il Dalai Lama quando il leader spirituale tibetano è venuto a Washington in ottobre, per evitare conseguenze sulla sua sucessiva missione in Cina. Ma ha promesso che lo riceverà entro l'anno. Il monito di Pechino arriva mentre i rapporti fra i due paesi sono già tesi per la controversia su Google e la vendita di armi americane a Taiwan.
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