giovedì 20 febbraio 2020
L'annuncio dopo un incontro a Juba tra il presidente Salva Kiir e il suo ex vice e poi leader ribelle Riek Machar
Il presidente del Sud Sudan Salva Kiir (a sinistra) con il suo ex vice Riek Machar dopo l'incontro di stamane a Juba

Il presidente del Sud Sudan Salva Kiir (a sinistra) con il suo ex vice Riek Machar dopo l'incontro di stamane a Juba - Reuters

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Il presidente sud sudanese Salva Kiir e il suo ex vice e poi leader ribelle Rieck Machar hanno raggiunto un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale dopo un incontro svoltosi stamane a Juba, capitale del Paese. “Abbiamo avuto un incontro con il presidente su temi molto importanti. Ci siamo accordati per formare un governo il 22 febbraio”, ha spiegato Machar, a cui ha fatto seguito la conferma da parte di Salva Kiir. Il presidente ha poi aggiunto che ai membri dell’opposizione sarà garantita protezione.

Nei giorni scorsi si era tenuto a Roma, presso la Comunità di Sant’Egidio, il primo round negoziale a seguito dell’intesa per il cessate il fuoco in Sud Sudan firmata a Roma lo scorso 12 gennaio. Alle trattative avevano partecipato una cinquantina di delegati in rappresentanza del governo del Paese africano, di tutte le forze politiche dell'opposizione e di alcuni osservatori internazionali, tra cui l'Igad, le Nazioni Unite e l'Unione Europea. In quell’occasione Barnaba Marial Benjamin, inviato speciale del presidente Salva Kiir, aveva ringraziato Sant'Egidio per aver creato le condizioni per "un dialogo inclusivo" ha osservato: "Siamo sulla strada giusta verso la pace, tanto desiderata da papa Francesco, e abbiamo il mandato e la buona volontà per percorrerla". Nel settembre 2018 era stata siglata un’intesa di pace ad Addis Abeba tra il governo e alcuni, ma non tutti, i movimenti di opposizione. Il conflitto, scoppiato nel 2013, ha causato 400mila morti.

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