martedì 20 giugno 2023
L'imbarcazione ha una riserva di ossigeno di 96 ore, ne restano poco meno di 70. Il relitto del transatlantico inglese, ritrovato nel 1985, è a 3.800 metri di profondità nell'oceano Atlantico
Corsa contro il tempo per localizzare il "Titan"

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Corsa contra il tempo per salvare le 5 persone a bordo del sommergibile disperso durante un'immersione verso il relitto del Titanic nell'Atlantico settentrionale. Il batiscafo turistico di 6,5 metri, gestita da OceanGate Expeditions, ha iniziato la discesa domenica e ha perso il contatto con la superficie meno di due ore dopo. Un'immersione completa al relitto, compresa la discesa e la risalita, richiede otto ore.

La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha dichiarato di aver lanciato una ricerca a tappeto a circa 900 miglia (1.450 chilometri) a est di Cape Cod, nel Massachusetts, a una profondità di quasi 4000 metri, mentre la Guardia Costiera canadese partecipa alle operazioni con aerei ad ala fissa e una nave inviata nella zona.

"È una sfida condurre una ricerca in un'area così remota, ma stiamo dispiegando tutte le risorse disponibili per assicurarci di localizzare l'imbarcazione e salvare le persone a bordo", ha dichiarato il contrammiraglio della Guardia Costiera statunitense John Mauger, che coordina l'operazione.

Il tempo è un fattore critico. I contatti sono stati persi domenica sera. L’autonomia di ossigeno disponibile è di 96 ore, ieri poco dopo l’inizio delle ricerche ne erano passate circa 32

Sono cinque le persone a bordo del piccolo sommergibile, il Titan, scomparso nell'Oceano Atlantico mentre li portava a vedere i rottami del Titanic. La spedizione è organizzata dalla OceanGate che non esita a chiedere 250mila dollari per l'impresa.

Il piccolo sottomarino è scomparso nelle vicinanze del luogo dell'affondamento del Titanic, ed è già partita la missione di ricerca e soccorso del natante. Il relitto del Titanic, scoperto nel 1985, si trova a 3.800 metri di profondità e a circa 640 chilometri di distanza dall'isola canadese di Terranova.

Considerato inaffondabile, il Titanic colò a picco nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 dopo essersi scontrato con un iceberg: era il suo viaggio inaugurale, compiuto sulla rotta tra Southampton (nel Regno Unito) a New York. La tragedia, in cui persero la vita quasi 1.500 delle oltre 2.200 persone a bordo, da sempre affascina e colpisce l'immaginazione, tanto che c'è un piccolo sommergibile che trasporta i turisti a visitare il relitto.

OceanGate Expeditions, la società che organizza tali spedizioni, ha confermato in una nota che è suo il sottomarino scomparso e ha spiegato che sta facendo tutto il possibile per trarre in salvo le cinque persone a bordo. La compagnia ha aggiunto di aver ottenuto "ampia assistenza" da varie agenzie governative e da altre società per cercare di ristabilire il contatto con il sottomarino. Battezzato Titan, il piccolo sottomarino, l'unico che realizza questo genere di imprese, riesce a ospitare non più di cinque persone. L'azienda proprio nei giorni scorsi aveva annunciato sul suo sito web e sui social network che stava per partire una spedizione; e il 14 giugno, aveva informato su Twitter che utilizzava la società di comunicazioni satellitare Starlink per mantenere aperta la linea di comunicazione con la spedizione.

Il sito web della compagnia pubblicizza viaggi di sette giorni per vedere il relitto adagiato sul fondo oceanico e il loro prezzo si aggira intorno ai 250mila dollari. Per salire a bordo, occorre firmare una liberatoria, come racconta un giornalista, David Pogue, ospitato nell'estate scorsa per Cbs News, su invito della compagnia stessa. «Se tutto fosse andato bene, avrei trascorso circa 12 ore sigillato all'interno del natante. Non dirò menzogne: ero un po' nervoso, soprattutto a causa delle scartoffie da firmare: 'Questo natante sperimentale - c'era scritto- non è stato approvato o certificato da nessun organismo di regolamentazione e potrebbe provocare lesioni fisiche, traumi emotivi o la morte'».

«Sto provando a realizzare un sogno. Qualcuno sogna di comprare una Ferrari, altri una casa, io volevo andare a vedere il Titanic. E i sogni non hanno prezzo», raccontò in quell'occasione una donna ispanica, facoltoso banchiera, Renata Rocas, al giornalista. Il profilo dei clienti di OceanGate è invece spiegato dal ceo della società, Stockton Russ: «Abbiamo clienti che sono appassionati del Titanic, li chiamiamo Titaniacs: c'è gente che ha ipotecato la sua casa per fare il viaggio. E persone che non ci pensano due volte a un viaggio così costoso. Un tizio aveva addirittura vinto la lotteria».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: