martedì 27 maggio 2014
​​Gli undici membri della Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche sono stati già liberati.
Libero il cooperante rapito un anno fa
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​Tutto il team dell'Opac "sta bene e al sicuro e sta tornando alla sua base". Lo comunica una nota dell'Opac dopo "l'attacco al convoglio degli ispettori Opac e Onu" in Siria.   I sei ispettori dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, con cinque autisti, membri della missione di inchiesta sull'uso di gas cloro in Siria sono stati rapiti per u periodo di tempo molto breve. La notizia del rapimento da parte di "gruppi terroristici" era stata diffusa dal ministero degli Esteri siriano. Il gruppo stava viaggiano "a bordo di due auto" nella provincia di Hama, nel centro del Paese, aggiunge la nota del ministero, che ha attribuito l'azione a "gruppi terroristici", termine con cui di norma allude ai ribelli. Gli ispettori e i loro accompagnatori si trovavano a bordo di due veicoli e stavano indagando sul presunto attacco chimico che sarebbe avvenuto l'11 aprile a Kfr Zeita. I "terroristi" vogliono "impedire il lavoro della missione d'inchiesta" sul presunto uso di gas cloro in Siria, continua il comunicato: il governo, invece, ha rispettato il suo "impegno a ricevere la missione" e le autorità hanno fornito "la protezione necessaria per la sicurezza dei suoi membri nelle aree sotto il suo controllo"
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