venerdì 22 luglio 2011
Manifestazioni in varie città, la tensione resta alta: cinque vittime nella notte a Homs. A Qamishi le forze di sicurezza attaccano i manifestanti curdi. Migliaia in strada a Damasco.
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Centinaia di migliaia di oppositori sono scesi in piazza in tutta la Siria - 400.000 solo a Deir Ezzor - per protestare contro il regime di Bashar el Assad dopo la preghiera del venerdì. Nella città di Qamishi, a maggioranza curda, ci sono stati momenti di alta tensione: le forze di sicurezza hanno attaccato la folla facendo uso di gas lacrimogeno e di sfollagente. Testimoni sul posto hanno parlato di diversi feriti nei tafferugli. Manifestazioni anti-governative si segnalano i  molti centri della Siria, dove dopo la preghiera del venerdì sono scesi in piazza centinaia di migliaia di oppositori. Fonti dell'opposizione e testimoni parlando di migliaia di persone in piazza a Damasco, nel quartiere di Medan, nella città di Homs, assediata dall'esercito, dove la notte scorsa i militari avrebbero ucciso almeno cinque persone. Manifestazioni anche nella città costiera di Latakia, in quella meridionale di Deraa, e a Deir Ezzor, vicino al confine iracheno. "Oltre 400.000 persone sono sulla piazza al-Hurriat a Deir Ezor, mentre la gente continua ad affluire", afferma da Nicosia un portavoce dell'Ong Osservatorio siriano sui diritti umani. I manifestanti hanno scandito slogan che inneggiano alla caduta del regime.
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