lunedì 9 settembre 2013
Cautela del presidente Usa dopo l'apertura di Damasco, che ha accettato di mettere sotto il controllo internazionale le sue armi chimiche. «Preferibile evitare l'attacco militare». Negli Usa gli oppositori all'azione sono maggioranza. Annullata su richiesta di Mosca la riunione del Consiglio di sicurezza Onu.
EDITORIALI Vincere la sfiducia (Carlo Cardia) / Uno spiraglio per avviare la trattativa (di Andrea Lavazza)
TWITTER DIARIO DALLA SIRIA di Giorgio Ferrari
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Crescono i consensi internazionali al piano russo per mettere sotto controllo gli arsenali chimici in Siria, scongiurando l'intervento militare Usa. Tra tante dichiarazioni di sostegno, è arrivato anche il definitivo sì di Damasco, che il ministro degli Esteri, Walid Muallem, avrebbe espresso in un colloquio a Mosca con il presidente della Duma, Serghei Narishkin. Lunedì sera "abbiamo dato l'assenso all'iniziativa russa perché rimuove le ragioni di un'aggressione americana", sarebbero state le parole di Muallem.Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che per primo aveva lanciato la proposta, ha fatto sapere che Mosca avviato colloqui con il governo siriano e intende presentare "presto" un "piano concreto" per la consegna dell'arsenale chimico sotto il controllo dei siriani. "Stiamo lavorando alla preparazione di un piano percorribile, preciso e concreto", ha spiegato Lavrov, "e dopo saremo pronti a lavorarci con il segretario generale dell'Onu, l'Organizzazione per la proibizione della armi chimiche e con la partecipazione di membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu".La proposta russa ha incassato l'apertura, seppur cauta, di Barack Obama, l'incoraggiamento dell'Ue, il pieno sostegno di Cina, Iran e Lega Araba. La Francia, che era pronta a unirsi agli Usa per un attacco in Siria, ha annunciato che presenterà oggi stesso al Consiglio di sicurezza dell'Onu una bozza di risoluzione per un programma per il controllo internazionale dell'arsenale di armi chimiche di Bashar al-Assad. Il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ha spiegato che Parigi non accetta "trappole o diversivi" e per questo chiederà "una completa ispezione di tutte le strutture siriane utilizzate per lo stoccaggio di armi chimiche". Il testo prevederà conseguenze "estremamente gravi" in caso di inadempienza del regime, con riferimento al Capitolo 7 sull'uso della forza.Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha assicurato che Londra sosterrà una risoluzione "credibile" sulla consegna delle armi chimiche da parte della Siria, a patto che contenga un riferimento all'uso della forza. Ma la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza è stata cancellata su richiesta della Russia.
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