lunedì 21 agosto 2023
Fallita l'offensiva spaziale della Russia. Un errore umano alla base del flop
Il lancio della sonda Luna-25 dal Cosmodromo di Vostochny

Il lancio della sonda Luna-25 dal Cosmodromo di Vostochny - Reuters

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La sonda Luna-25, la prima lanciata dalla Russia dal 1976, si è schiantata contro il suolo del nostro satellite naturale a seguito di un incidente durante una manovra prima del suo atterraggio

. Un errore umano più che tecnologico che rappresenta però uno smacco per l’agenzia spaziale Roscosmos, alla ricerca di una maggiore autonomia dalla comunità scientifica internazionale, anche come conseguenza dei nuovi assetti geopolitici determinati dallo scontro armato in corso tra Mosca e Kiev. Non a caso un anno fa il presidente della Roscosmos Yuri Borisov aveva annunciato l’uscita, nel 2024, dal consorzio della stazione spaziale internazionale, con grande disappunto degli Stati Uniti, che da tempo si servono delle navette russe per accedere Iss, da quando hanno pensionato il programma Shuttle. Dopo «un impulso dato per formare la sua orbita ellittica prima dell’atterraggio sulla luna», «intorno alle 14:57 (11:57 GMT), la comunicazione con Luna-25 è stata interrotta» sabato 20 agosto 2023, è stato riferito in una relazione, in una nota ufficiale, dalla agenzia spaziale russa.

«Secondo i dati preliminari» dell’indagine, il dispositivo «ha cessato di esistere a seguito di una collisione con la superficie lunare».

La sonda era entrata con successo in orbita lunare mercoledì scorso dopo essere decollata nella notte tra il 10 e l’11 agosto dall’estremo oriente russo. L’allunaggio era originariamente previsto per ieri al Polo Sud lunare, il primo in quella porzione di territorio, perché fino ad ora le macchine erano atterrate nella zona equatoriale. Originariamente programmata per durare un anno, il compito era quella di raccogliere e analizzare campioni di suolo. Il fallimento è arrivato proprio quando il presidente russo Vladimir Putin ha promesso di continuare il programma spaziale russo nonostante i problemi di finanziamento, gli scandali di corruzione e l’isolamento di Mosca dovuto al conflitto in Ucraina. La missione Luna-25 era stata annunciata dagli ingegneri russi come «rischiosa» per stessa ammissione di Borisov, affermando che «la probabilità di successo di tali missioni è stimata intorno al 70%». Dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022 da parte della Russia, l’Agenzia spaziale europea (Esa) aveva detto che avrebbe rinunciato a lavorare con Mosca sul lancio di Luna-25 e sulle future missioni 26 e 27.

Negli ultimi anni è iniziata una nuova corsa alla Luna, Stati Uniti, Cina, India e Corea del Sud mostrano grandi ambizioni, così come diverse compagnie private. Una corsa che rappresenta anche i nuovi posizionamenti sullo scacchiere geopolitico internazionale

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