martedì 2 novembre 2010
Secondo il Comitato internazionale contro la lapidazione, la donna potrebbe essere uccisa già mercoledì nella prigione di Tabriz, dove sconta la condanna. Ma dall'ambasciata italiana nessuna conferma, mentre la Ue sta verificando la notizia.
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Sakineh  Mohammadi Ashtiani, l'iraniana 43enne condannata a morte per adulterio e complicità nell'omicidio del marito, potrebbe essere uccisa domani. E' quanto ha riferito il Comitato Internazionale contro la Lapidazione, associazione che ha sede in Germania. Le autorità iraniane avrebbero ordinato che l'esecuzione avvenga nella prigione di Tabriz - dove Sakineh sconta la condanna - ma non per lapidazione bensì per impiccagione. La Ue sta verificando queste voci, secondo quanto fa sapere un portavoce dell'alto rappresentante della politica Estera della Ue, Catherine Ashton, e nel frattempo ribadisce la propria posizione contro la pena di morte, di cui ha più volte chiesto all'Iran l'annullamento.«Rispetto le Ong, ma il nostro ambasciatore a Teheran, che ho sentito alcuni minuti fa, non ha nessunissima conferma che domani la condanna a morte sarà eseguita» ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini intervistato dal Gr1.
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