mercoledì 29 settembre 2010
La decisione della Commissione europea riguarda il mancato rispetto della legge europea per la vicenda dello smantellamento dei campi nomadi. Lo ha reso noto il Commissario per la Giustizia Viviane Reding.
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La Commissione europea ha deciso di aprire una procedura di infrazione contro la Francia per il mancato rispetto della legge europea per la vicenda dello smantellamento dei campi rom. Lo ha reso noto il Commissario per la Giustizia Viviane Reding. La Commissione - ha riferito la portavoce Pia Ahrenkilde Hansen - ha valutato che la Francia non ha trasposto in modo corretto nella sua legislazione nazionale la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini europei e ha quindi deciso «che invierà una lettera di messa in mora» contro il governo di Parigi, se questo non si metterà in regola entro la metà di ottobre prossimo. La lettera di messa in mora è il primo passo di una procedura di infrazione. La lettera sarà inviata alla Francia «a meno che - ha spiegato la portavoce - un progetto di misure di trasposizione accompagnato da un calendario preciso non sia trasmesso (a Bruxelles) prima del 15 di ottobre 2010».Per quanto riguarda invece la mancata applicazione della direttiva sulla discriminazione sulla base della nazionalità o etnica la Commissione Ue ha «preso nota delle assicurazioni ricevute» dalla Francia, «al più alto livello politico» il 22 settembre scorso. E al tempo ha preso atto che la circolare "etnica" inviata il 5 agosto scorso ai prefetti francesi «non era conforme» alle norme di non discriminazione, ma che «essa è stata annullata e rimpiazzata». La Commissione ha comunque deciso oggi l'invio «di una lettera alle autorità francesi che contiene domande dettagliate sull'applicazione pratica delle assicurazioni politiche ricevute» per quanto riguarda il rispetto del diritto comunitario nello smantellamento dei campi rom.L'esecutivo - ha anche detto la portavoce - sta esaminando la situazione in altri stati membri sulla trasposizione della direttiva sulla libera circolazione e valuta la necessità dell'invio di procedure d'infrazione anche verso altri governi.
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