mercoledì 21 giugno 2023
Le enormi differenze di reddito rischiano di trasformarsi in ostilità. Così il governo impone ai Paperoni (pur sollecitati a perseguire un benessere smodato) un codice di condotta misurato
undefined

undefined - Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Troppe divergenze di reddito e di possibilità, troppo alto che il rischio di ostilità verso i Paperoni cinesi diventasse disaffezione e critica verso il governo e il Partito comunista. Così la campagna moralizzatrice avviata da qualche anno dal presidente Xi Jinping a partire dal settore pubblico, va colpendo anche chi si trova in un ruolo di responsabilità e di potere nel settore finanziario.

Sotto tiro personale e dirigenti, peraltro sospettati di beneficiare maggiormente dalla corruzione e in diversi casi anche colpiti per questo da provvedimenti giudiziari che tuttavia hanno la responsabilità di gestire un settore che vale 57mila miliardi di dollari. Ancor più successivamente all’uscita dalla fase acuta dell’epidemia di Covid-19, su di loro, sulla loro ricchezza e sullo stile di vita spesso sopra le righe, si è appuntata l’attenzione dei mass media, dell’opinione pubblica e, infine, delle autorità moralizzatrici del Partito.

Recentemente sono state applicati riduzioni di salari e benefici, ma anche un codice di condotta che impone di non indossare sul lavoro abiti e orologi costosi, di ridurre spese di viaggio e di svago. Tutto ciò che le autorità identificano come tipico delle élite finanziarie occidentali ma che in Asia e non solo è sempre più individuato come tipico dei “nuovi ricchi” della seconda potenza economica globale sollecitati a perseguire un benessere persino imbarazzante purché non in contrasto con i programmi e l’autorità del Partito comunista cinese.

La situazione mostra non solo che la moralizzazione va sempre più coinvolgendo vari livelli del partito-Stato, ma anche come la “presa” di Xi al terzo mandato e dotato di potere pressoché assoluto possa indirizzare un Paese che sembrava ormai avere nel benessere personale, nella capacità di spesa e nell’ostentazione dei caratteri di punta.

La riforma in corso nel settore finanziario di Stato o misto include riduzioni di bilancio indicate come necessarie per affrontare il divario di reddito e per equiparare i salari e benefici a quelli dei pubblici dipendenti. Nel timore di mancare questi obiettivi e di sollecitare l’attenzione del partito, si è instaurata corsa al ribasso. Come citato da Reuters sulle testimonianze di fonti dirette anche se tenute anonime, la Citic Securities sta riducendo anche del 15 per cento gli stipendi della sua divisione bancaria, mentre la rivale China International Capital Corp ha ridotto a maggio dal 30 al 50 per cento i bonus annuali per gli investitori finanziari. Industrial and Commercial Bank of China e China Construction Bank Corp prevedono di cancellare da subito diversi benefici per i dipendenti delle sedi centrali e tra questi i bonus-vacanza del valore equivalente a 200-250 euro.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: