lunedì 23 giugno 2025
Il Paese dispone ancora di un formidabile arsenale di missili a corto raggio e di droni. Teheran potrebbe “ritardare” la replica militare
I danni provocati dai missili iraniani a Tel Aviv

I danni provocati dai missili iraniani a Tel Aviv - ANSA

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Quanto sono concrete le minacce iraniane di ritorsioni contro gli interessi statunitensi dopo i bombardamenti sulle installazioni nucleari? Teheran ha dichiarato che saranno prese di mira navi e basi militari, ma gran parte della capacità su cui aveva fatto affidamento come deterrente è stata vanificata dagli attacchi israeliani. Tuttavia la campagna di “disabilitazione” della capacità offensiva iraniana si è concentrata su lanciamissili balistici a lungo raggio e l'Iran dispone ancora di un formidabile arsenale di missili a corto raggio e droni. Questo ha spinto gli Stati Uniti a prendete precauzioni nelle ultime settimane, disperdendo la presenza navale nella regione e rafforzando le difese aeree, per essere un bersaglio il più difficile possibile. Gli Stati Uniti hanno installazioni militari in almeno diciannove siti in Medio Oriente, otto dei quali permanenti. Trump ha avvertito che gli Stati Uniti si sentiranno ancora più coinvolti nella guerra di Israele se l'Iran tentasse di contrattaccare, e nei giorni scorsi ha suggerito che uno degli obiettivi dei bombardieri statunitensi sarebbe la guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei.

L'altra arma principale dell'Iran, costruita nel corso di decenni, è la sua rete di alleanze con le milizie regionali, il suo "asse di resistenza", ma anche questo è stato impoverito. L'ampio arsenale missilistico di Hezbollah è stato annientato dall'aviazione israeliana lo scorso anno. Gli aerei israeliani sono tornati per tenere sotto controllo le forze sciite libanesi, bombardando un arsenale missilistico a sud di Beirut ad aprile. La milizia sciita in Iraq sostenuta da Teheran, Kata'ib Hezbollah, ha minacciato di colpire gli "interessi statunitensi" in Medio Oriente e uno dei suoi comandanti, Abu Ali al-Askari, ha detto alla CNN che le basi americane nella regione "diventeranno una battuta caccia alle anatre".

Un altro partner iraniano, gli Houthi, avevano concordato un cessate il fuoco con gli Stati Uniti a maggio, ma avevano avvertito che sarebbe stata nulla se Trump avesse deciso di partecipare ad attacchi contro l'Iran. L'ingresso di una qualsiasi di queste milizie nella guerra susciterebbe una risposta devastante da parte degli Stati Uniti, che si sono preparati proprio a una simile eventualità nei mesi in cui Israele ha preparato il suo attacco.

L'Iran ha anche la possibilità di attaccare la navigazione nel Golfo, con l'opzione finale di utilizzare mine per affondare navi o chiudere lo Stretto di Hormuz, una stretta porta d'accesso al Golfo Persico larga solo 55 chilometri in alcuni punti, attraverso la quale passa ogni giorno oltre un quinto delle riserve mondiali di petrolio, 20 milioni di barili, e gran parte del gas liquefatto. I politici iraniani più radicali, sottolinea il Guardian, ne hanno chiesto la chiusura per imporre un costo diretto all'amministrazione Trump, poiché' innescherebbe un'impennata dei prezzi del petrolio con un effetto inflazionistico quasi immediato negli Stati Uniti in vista delle elezioni del Congresso del prossimo anno. Ma rappresenterebbe anche un atto di drammatico autolesionismo economico. Il petrolio iraniano utilizza la stessa via d'accesso, e chiudere Hormuz rischia di coinvolgere nella guerra gli stati arabi del Golfo, che sono stati molto critici nei confronti dell'attacco israeliano, per salvaguardare i propri interessi.

Per evitare di coinvolgere ulteriori avversari nel conflitto o di innescare una campagna di bombardamenti a tutto campo da parte degli Stati Uniti, Teheran potrebbe decidere di consumare il piatto della vendetta freddo, aspettando di colpire in un secondo momento. In passato ha ritardato la risposta agli attacchi e il ministro degli Esteri, Seyed Abbas Araghchi, ha accennato a una simile ritorsione quando ieri ha parlato di "conseguenze eterne" per la decisione di Trump di colpire l'Iran.

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