martedì 30 giugno 2015
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​Lei si chiama Anissa Rassuli, ed è un giudice piuttosto esperto. E già questa sarebbe una notizia, nell'Afghanistan della difficile transizione. Ma oggi c'è un ulteriore passo avanti verso la valorizzazione del ruolo femminile: Anissa è diventata una degli otto componenti della Corte Suprema, nominata dal presidente Ashraf Ghani. "Sono fiero di annunciare, per la prima volta, di aver designato una donna alla Corte Suprema", ha detto il capo dello Stato durante la conferenza stampa a Kabul.La nomina di Anissa Rassuli dovrà passare al vaglio della Camera Bassa del Parlamento afghano, dove siedono numerosi dignitari religiosi conservatori. Ma Ghani si è detto certo che la sua decisione sarà sostenuta. In un Paese in cui l'85 per cento delle donne è senza istruzione e il 50% si sposa prima dei 16 anni (dati Human Rights Watch) e che all'inizio di giugno è stato definito "il posto peggiore al mondo per nascere donna", la nomina di Anissa è certamente un fatto simbolico.

Non per niente Ghazi, che è sposato con Rula, di origine libanese, e ha una figlia artista che vive a New York, ha chiesto a tutti i ministri di scegliere un viceministro donna. 

La situazione delle donne afghane è nettamente migliorata dalla caduta del regime dei talebani nel 2001, ma la società resta patriarcale e leviolenze sulle donne sono ancora molto frequenti. "Le donne devono essere rispettate in quanto donne, non perché si tratta della sorella o della figlia di questo o quel dignitario", ha spiegato Ghani in conferenza stampa.

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