lunedì 22 febbraio 2010
Sono almeno 42 i morti a seguito delle violente inondazioni che sabato hanno colpito l'isola di Madeira, in Portogallo, seppellendo le case in colate di fango e distruggendo molti ponti. I soccorsi per cercare i dispersi hanno lavorato anche a mani nude, ma il sindaco di Funchal, capoluogo di Madeira, Miguel Albuquerque, ha fatto sapere che "è molto probabile" che ci siano molte altre vittime.
COMMENTA E CONDIVIDI
Sono almeno 42 i morti a seguito delle violente inondazioni che sabato hanno colpito l'isola di Madeira, in Portogallo, seppellendo le case in colate di fango e distruggendo molti ponti. I soccorsi per cercare i dispersi hanno lavorato anche a mani nude, ma il sindaco di Funchal, capoluogo di Madeira, Miguel Albuquerque, ha fatto sapere che "è molto probabile" che ci siano molte altre vittime.Le linee telefoniche sono interrotte per cui, secondo quanto ha riferito Francisco Ramos, segretario regionale agli Affari sociali, è difficile sapere quante persone hanno bisogno di aiuto. Il governo di Lisbona, ha inviato medici, squadre di volontari, subacquei, cani addestrati e generi di prima necessità. Per le vittime sono stati proclamati 3 giorni di lutto nazionale mentre il governo ha convocato una riunionestraordinaria.Il Primo Ministro portoghese, Jose Socrates, ha promesso "tutta l'assistenza necessaria" per sollevare Madeira da questo disastro. La Spagna e le vicine isole Canarie hanno offerto di inviare aiuti. Le ultime alluvioni sull'isola risalgono al 1993, quando a seguito del maltempo morirono 8 persone.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: